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Al viaggiatore cui tocchi la sorte di visitare un
vulcano in eruzione, sono da raccomandarsi le
seguenti ricerche:
1) Determinare la posizione, la forma, le dimensioni
approssimative del cratere o dei crateri;
2) Prender nota della durata e della intensità delle varie fasi di
un’eruzione. Notare le condizioni metereologiche della località
(pressione atmosferica,temperatura, stato igrometrico, stato del
cielo) prima e durante ogni eruzione;
3) Vedere in quale ordine e in quanta copia relativa ne escano fumi
di varia natura, lapilli, bombe vulcaniche, lave;
4) Osservare se la notte i crateri emettono fiamme;
5) Osservare se gli sbuffi di vapori e di ceneri provenienti dal cratere sono preceduti da
rombi, e di quanti minuti secondi i rombi li precedono;
6) Osservare se i boati hanno un suono diverso quando sono seguiti da sbuffi di
varia natura;
7) Analizzare collo spettroscopio il bagliore delle lave incandescenti e le fiamme vulcaniche.
Per questa esperienza delicatissima è acconcio uno spettroscopio di Duboscq.
Lo spettroscopio a visione diretta di Hofmann non diede al Palmieri soddisfacenti risultati;
8) Osservare la forma, le dimensioni, l’aspetto dei torrenti di lava fluente;
9) Determinare la rapidità della lava, appena sia sgorgata dal cratere, quando corre per
forti pendenze o per piani lievemente inclinati;
10) Osservare l’odore ed il colore del fumo che emana dalle lave;
11) Osservare come procede in ordine alla temperatura delle lave lo svolgersi del fumo;
(Arturo Issel, Istruzioni scientifiche pei viaggiatori, 1881)