Da http://giulianolazzari.myblog.it
Il sole ci parla con la luce,
col profumo e il colore parla il fiore,
con le nuvole, con la neve e la pioggia
parla l’aria.
Nel tempio del mondo
vive un impulso che mai si placa
a infrangere il mutismo delle cose
con parola, gesto, colore, suono
per esprimere il mistero dell’Essere.
Qui scorre la limpida fonte delle arti,
la realtà lotta con la parola,
la rivelazione, lo spirito, e chiara annuncia
da labbra umane conoscenza eterna.
Tutto il vivente aspira a un linguaggio,
in parola e numero, colore, linea, suono
la nostra tensione intorpidita si risveglia
e costruisce, sempre più alto, il trono del senso.
In un fiore rosso e azzurro,
nelle parole di un poeta, si volge
all’interno l’edificio della creazione
che ha sempre nuovo inizio e mai è compiuto.
E dove la parola e suono si associano,
dove risuona il canto e si sviluppa l’arte,
ogni volta viene ricostituito
il senso del mondo, di tutto ciò che esiste,
e ogni canzone e ogni libro
e ogni quadro è un disvelamento,
un nuovo, ennesimo tentativo
di compiere l’unità dell’esistente.
Ad accedere a questa unità
vi alletta la poesia, la musica,
per comprendere quanto il creato è multiforme
basta un unico sguardo riflettente.
Quello che noi troviamo d’inesplicato
diviene chiaro e semplice nella poesia:
il fiore ride, la nuvola piove,
il mondo ha senso, ciò che è muto parla.
(Hermann Hesse)