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Il vecchio fece una pausa.
Powell si schiarì la voce, per far capire che desiderava parlare.
Dopo aver ricevuto un cortese cenno di assenso, Powell disse :
– Be’, almeno sappiamo questo. Ma, oltre a darci alcune notizie
sul defunto in che cosa ci può essere utile ?
Il vecchio alzò l’indice sinistro.
– Un po’ di pazienza, ragazzo mio, un po’ di pazienza.
Procediamo con calma e vediamo cosa incontriamo sul nostro
cammino.
– Il referto dell’autopsia di Weatherby ne parla solo come di una
probabilità, ma, sulla base di ciò che è accaduto, sono propenso
a dargli un notevole peso. C’è, dunque una probabilità che la morte
sia dovuta a una bolla d’aria nel sangue, ma i patologi non ci
giurerebbero. I medici curanti sostengono che la causa deve
essere stata esterna, e che quindi non è dipeso da loro colpa.
Secondo me, hanno ragione.
E’ un peccato che Weatherby non posa più essere interrogato,
ma per qualcuno è una coincidenza molto fortunata.
Anche troppo fortunata, se vuoi sapere come la penso.
– Sono convinto che Weatherby facesse il doppiogioco, anche
se non posso immaginare per chi lavorasse.
( J. Grady, I sei giorni del condor, Bur ed. )