Io è tutto in- paura e guarda – a lato e vede figura in mezzo
ad alberi.
E’ mamma.
Poggia con mano ad albero e guarda me.
E’ buono davvero che io fa cammino ancora a-lato lei e io vede
ora gamba di lei e una gamba di-viene filo di sangue e in sotto
lei non ha osso per gita.
Io guarda faccia di mamma. Lei sembra in-rabbia, come se lei
non ama me.
Dice : dove va piede di me.
In sente questo, io fa rumore di in-paura, grande e forte, che io
salta in aria ed esce in fuori di buio e cade in caverna di rovi,
dove c’è ancora luce.
Tutto veloce è questo, che io non può coglie come questo è.
Io non sente pioggia, come se lei lontano di qua, e io mette su
piedi e china in sotto buco che così esce da cespo.
Tutto è umore e tanti buchi di pioggia è ora in terra.
Con umore sale odore di terra ed erba e quello è odore buono
ed è non vecchio.
Io non sente odore di cacca di me.
Pioggia caccia odore di cacca e io non sente odore di cacca di me
che è a-lato di albero.
Che è a-lato- di piede.
Io corre in torno a cespo ora da lato, ora da altro, che io può vedere
dove erba è piatta e da che io viene.
Ora io vede che pioggia cade forte e terra trema e tutto in torno erba
è schiaccia e via più non c’e.
Io corre tra alberi e non sente odore, solo erba. Ora io corre in questa
via, ora in quella, a-lato di alberi e rovi, e io fa rumore che dice piede
e fa rumore forte che dice mamma.
Scende musica lontano, non so.
Scende in sotto a fossi e in sopra a salite con erba pelosa fitta su
pietre e ora io cade in terra e più non coglie dove io è.
E tutti penne e non, ride contenti…di me.
( A.Moore, La voce del fuoco, Ed. BD )