I CORVI

Nel giugno di tre anni fa sentii all’alba battere sui vetri delle

finestre e io supposi fosse un amico di passaggio a salutarmi

così, ma alla terza volta scesi dal letto e fui sorpreso nel vedere

una giovane cornacchia non ancora completa nelle penne della

prima muta che era lì sul davanzale come ad aspettare qualcosa.

Capii che cosa quando con insistenza tenne aperto il becco dopo

un tenue craa.

Inzuppai allora, un po’ di pane nel latte e aperta la finestra incominciai

ad imbeccarla; quando fu ben sazia emise un altro cra e sbattè le

ali, e si allontanò, infine, verso il bosco un poco svolazzando un

poco camminando.

Per altre mattine ritornò puntuale e al pane alternai briciole di

biscotto, pezzetti di carne, fettine di mela.

(M. Rigoni Stern, Uomini, boschi e api, Einaudi)

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I CORVIultima modifica: 2011-06-17T07:00:00+02:00da giuliano106
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