SIMMETRIE (il viaggio celeste)

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Il Viaggio celeste dell’anima che ritorna è per il vero una delle

caratteristiche più comuni e costanti in sistemi che per altri

aspetti divergono grandemente, e il suo significato per la mente

gnostica è valorizzato dal fatto che esso rappresenta una fede

non soltanto essenziale nella teoria e aspettativa gnostica, e

inoltre espressiva della concezione della relazione dell’uomo

con il mondo, ma anche di importanza ‘pratica’ immediata per

il credente gnostico, poiché il senso della gnosi, è quello di

preparare per l’evento finale e tutta la sua istruzione etica,

rituale, tecnica, è intesa ad assicurare il suo adempimento

completo.

Storicamente c’è un aspetto di portata ancora maggiore del

significato letterale per le dottrine dell’ascesa.

In uno studio posteriore di sviluppo ‘gnostico’, la topologia

esterna dell’ascesa attraverso le sfere, col progressivo spogliamento

 

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dell’anima dai suoi sviluppi mondani e il recupero della sua

originale natura acosmica, poté essere ‘interiorizzato’ e trovare

il suo analogo, in una tecnica psicologica di trasformazione

interiore per la quale l’io, mentre è ancora nel corpo, può

raggiungere l’assoluto come condizione imminente, seppure

temporanea: una scala ascendente di stati mentali, sostituisce

le stazioni dell’itinerario mitico: la dinamica della progressiva

trasformazione spirituale di sé sostituisce la spinta spaziale

attraverso le sfere.

Per tal modo la stessa trascendenza è volta in immanenza,

tutto il processo viene spiritualizzato e posto entro il potere

e l’ambito del soggetto.

Con questa trasposizione di uno schema mitologico nell’interiorità

della persona, con la trasposizione dei suoi stadi, oggettivi in fasi

soggettive di un’esperienza attuale il cui punto culminante ha la

forma di stasi, il mito gnostico si è trasformato in ‘misticismo’ (

neoplatonico e monastico) e in questo nuovo mezzo continua la

sua vita molto dopo la separazione delle originali credenze 

mitologiche.

In maniera analoga i misteri di Mitra imponevano ai loro iniziati

il cerimoniale del passaggio attraverso sette porte disposte su

scalini ascendenti che rappresentano i sette pianeti.

Il risultato raggiunto da tutto il rituale prolungato è talvolta

tormentoso era chiamato rinascita: si riteneva che l’iniziato stesso

fosse rinato come Dio.

La terminologia di ‘Rinascita’, ‘Trasformazione’, ‘Trasfigurazione’,

fu coniata, nel contesto di questi rituali, come parte del linguaggio

dei culti misterici.

Nel contesto del culto misterico, o in sue sostituzioni private e

spiritualizzate, ispirate dal modello generico, il ‘Viaggio Celeste’

poteva diventare di fatto un’esperienza visiva raggiungibile

durante il breve stato estatico.

 

 

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SIMMETRIE (il viaggio celeste)ultima modifica: 2011-11-19T14:00:00+01:00da giuliano106
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