QUEL PAZZO CHE IO SONO….

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DEL MONDO E LE SUE PARTI

 

Il mondo è un animal grande e perfetto,

statua di Dio, che Dio lauda e simiglia:

noi siam vermi imperfetti e vil famiglia,

ch’intra il suo ventre abbiam vita e ricetto.

Se ignoriamo il suo amor e ‘ suo intelletto,

né il verme del mio ventre s’assottiglia

a saper me, ma a farmi mal s’appiglia:

dunque bisogna andar con gran rispetto.

Siam poi alla terra, ch’è un grande animale

dentro al massimo, noi come pidocchi

al corpo nostro, e però ci fan male.

Superba gente, meco alzate gli occhi,

e misurate quanto ogn’ ente vale:

quinci imparate che parte a voi tocchi.

(T. Campanella)

 

ACCORGIMENTO A TUTTE NAZIONI

 

Abitator del mondo, al Senno Primo

volgete gli occhi, e voi vedrete quanto

tirannia brutta, che veste il bel manto

di nobiltà e valor, vi mette all’imo.

Mirate poi d’ipocrisia, che primo

fu divin culto e santità, con spanto

l’insidie; e di sofisti poi l’incanto,

contrari al Senno, ch’io tanto sublimo.

Contra sofisti Socrate sagace,

contra tiranni venne Caton giusto,

contra ipocriti Cristo, eterea face.

Ma scoprir l’empio, il falsario e l’ingiusto

non basta, né al morir correre audace,

se tutti al Senno non rendiamo il giusto.

(T. Campanella)




 

 

quel pazzo che io sono