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….”Io credo che il nostro Malcom per una ragione o per l’altra,
abbia sparato a Weatherby e poi sia fuggito.
Weatherby rimase ferito, però in modo tanto grave da non
poter eliminare il testimone ‘Passero’ IV.
Ma non è questa la notizia interessante che volevo dirti.
Dal 1958 fino agli ultimi mesi del 69, Weatherby ha lavorato
in Asia, specie nella zona di Honk Kong, ma con incarichi in
Corea, in Giappone, a Taiwan, nel Laos, in Tailandia, in Cam-
bogia e nel Vietnam.
Ha fatto strada, passando da semplice agente operativo a
capo base. Noterai che era nello stesso periodo in cui si trova-
va il nostro defunto porta lettere.
E ora una disgressione rapida ma molto interessante.
Che ne sai del tipo che si chiama Maronick?”
Powell aggrottò le sopracciglia.
“Mi pare che fosse una specie di agente speciale. Un libero pro-
fessionista, un cavaliere solitario, da quello che ricordo.”
Il vecchio sorrise, soddisfatto.
“Benissimo, anche se non capisco esattamente cosa intendi per
‘speciale’. Se vuoi dire molto competente, esperto, meticoloso,
abituato a vedere le sue azioni coronate dal successo, allora di-
ci bene. Se invece vuoi dire onesto e leale nei confronti di una
sola parte, allora ti sbagli di grosso.
Vincent Maronick era – o è, se non vado errato – il miglior libero
cavaliere e professionista dei suoi tempi, forse il migliore di
questo secolo, nel suo campo. Per una operazione a breve ter-
mine che richieda astuzia, crudeltà, e una buona dose di pru-
denza, egli era quanto di meglio si potesse comperare con il
denaro.
Era straordinariamente abile.
Non sappiamo dove sia stato addestrato, anche se è chiaro
che era americano al 100%. Le sue singole capacità non erano
tanto eccezionali da renderlo ineguagliabile. C’erano e ci
sono pianificatori, tiratori, sabotatori migliori di lui, insomma
uomini migliori in un campo specificato.
E’ un ‘cavaliere solitario’ molto pericoloso, uno di quelli che
potrei temere…..”
(prosegue in sempre-domenica.html)