CHICAGO (2)

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chicago 2









(…da chicago.html) Era una macchina della polizia.

Quando se ne andò tirammo un sospiro di sollievo.

Ma i miei guai non erano finiti.

Arrivati all’albergo, il Trenier Hotel fra Oakwood Boule-

vard e South Parkway, un ragazzino mi fermò sul marcia-

piede per dirmi:

– Duke, nell’atrio ci sono un paio di gangster che ti aspet-

tano.

Un altro spavento, ma faceva freddo e mi dissi:

– Be’, che diavolo, stare fuori non serve a niente.

Allora, con aria impassibile infilai la porta, e una volta

nell’atrio non riconobbi nessuno e nessuno riconobbe me.

Presi un ascensore e salii in camera.

Mi tolsi il cappotto dopo aver chiuso la porta, mi misi

a sedere.

– Se ci sono guai nell’aria,

mi dissi,

– Che senso ha mettermi in trappola da solo?

Allora scesi nell’atrio, che era pieno di gente che chiac-

chierava e passava il tempo.

Adocchiai due tipi che avevano l’aspetto di quelli di cui

mi aveva avvertito il ragazzino e con una faccia ancora

più impassibile gli andai incontro.

– Salve,

dissi con un sorriso.

– Cercate me, per caso?

– Chi sei?

– Duke Ellington.

– Ehi, Duke, non ti ricordi? Sono il fratello di Mike Best.

– Certo, come no, ehi, tutto bene?,

dissi, anche se non li avevo mai visti in vita mia.

– Che piacere vederti.

(cercavano o volevano qualcosa, lo sapevo bene, e li a-

spettavo….)

Dopo un po’ di robe così uno di loro mi fa:

– Ci serve un favore. Un nostro compagno è stato ammaz-

zato ieri sera. Vogliamo 200 $ per spedire il suo corpo a

casa.

– Ragazzi, il fratello di Mike Best può avere tutto quello

che ho addosso. Passate in teatro domani. Al momento

non ho contanti in tasca…

– Non possiamo aspettare,

mi interrompono.

– E’ una cosa urgente, noi siamo i migliori, e ci servono

un po’ dei tuoi soldi…. e ci servono adesso!

– Be’, un attimo ragazzi, allora provo a chiederli alla re-

ception.

Ci andai e parlai con Phil, il cassiere, che era il cognato di

Ed Fox, l’uomo che dirigeva il Grand Terrace, l’albergo ac-

canto.

Fox li conosceva bene, ogni stagione lo andavano regolar-

mente a trovare e chiedevano sempre soldi…..

– Phil, mi servirebbero 200 $…….

(prosegue in chicago-3.html)






 

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CHICAGO (2)ultima modifica: 2012-08-12T00:00:00+02:00da giuliano106
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