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Un sito:
Era dicembre e me ne andavo per la Fifth Street, la famosa
grande Skid Row, la strada più incasinata di tutte.
Cristo che pioggia e che vento quella notte!
Le nuvole si muovevano basse e travolgevano la strada co-
me una mandria di bufali scatenati.
A un certo punto mi imbattei in un suonatore di chitarra,
stava piantato in un angolo buio e di nome faceva Cisco
Kid.
Era un tipo con le gambe lunghe, che aveva l’abitudine di
camminare rullando come se stesse sempre su una nave.
Aveva viaggiato parecchio per mare e toccato molti porti,
insomma i suoi ventisei anni li aveva vissuti abbastanza
intensamente.
Cantava bene, anche in falsetto, e strimpellava non male:
come me, con la pioggia o il sole, il freddo o il caldo, se ne
andava sempre con la chitarra a tracolla appesa con una
cinghia di cuoio.
Insieme percorremmo la Skid Row sbirciando dentro i bar
e le taverne tra le rumorose intermittenze delle insegne al
neon, alla ricerca di una comitiva da rallegrare.
Le vetrine macchiate e sporche, che neanche quel diluvio
riusciva a lavare, e le porte vecchie e malandate davano ai
locali un aspetto pallido e malato; all’interno uomini e don-
ne, ricchi e poveri se ne stavano tristemente a parlare del
più e del meno.
Fuori qualche edicola cercava disperatamente di rimanere
aperta sotto la pioggia, per vendere ai pochi passanti fretto-
losi e fradici i giornali e i biglietti delle corse dei cavalli.
Le sale per le scommesse puzzavano fino all’inverosimile
di fumo stantio, di sputo e di sudore, affollate com’erano di
gente che urlava e bestemmiava sulle proprie scommesse.
Le vetrine dei banchi dei pegni erano stracolme di articoli
di ogni genere, buttati lì o appesi, impegnati probabilmente
proprio dalle persone che ne avevano più bisogno.
C’erano arnesi da lavoro, pale, pialle, pannelli, compassi,
rubinetti di ottone, strumenti idraulici, seghe, asce, grossi
orologi che non camminavano dai tempi dell’ultima guerra,
tende e sacchi a pelo portati via ai vagabondi.
Ecco una tavola calda: lucidi sgabelli imbottiti, un banco
con tanti cibi, cibi allineati, e gente che mentre mastica e in-
goia spera che su Skid Row insieme alla pioggia caschi an-
che un po’ di fortuna…
Un fiume di rifiuti scorre ai lati della strada, lungo il bordo
del marciapiede; è una poltiglia bituminosa, fatta di pezzi
di carta in decomposizione, calunnie, bugie, letame, e tanta
roba che dai quartieri più ricchi scende giù per la collina…..
(Woody Guthrie, Questa terra è la mia terra)