CHI E’ IL PERSECUTORE?

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 Prosegue in:

ciao imbecille! &

Dialoghi con Pietro Autier 2 &

gli occhi di Atget

 

 

 

 

 

1) Accusare: Affermare la colpa o indegnità di un altro,

il più delle volte per giustificare noi stessi di avergli fat-

to un torto.

2) Gentilezza: Breve prefazione a dieci volumi di prepo-

tenze.

3) Perscuzione: Non chiamerò persecutore Diocleziano,

perché egli fu per 18 anni protettore dei Cristiani, e se

negli ultimi tempi del suo impero non li salvò dalle ire

di Galerio, non fu con ciò nient’altro che un principe

sedotto e forviato dall’intrigo malgrado il suo buon ca-

rattere, come accadde a tanti altri.

E tanto meno chiamerò persecutori Traiano o gli Anto-

nini: mi sembrerebbe di bestemmiare.


Chi è un persecutore?

E’ colui il cui orgoglio ferito e fanatismo irritato istigano

il principe o i magistrati a colpire UOMINI INNOCENTI,

i quali non hanno altra colpa che di pensarla diverso da

lui.


” Svergognato, tu adori Iddio, tu predichi la virtù, e tu la

pratichi, tu hai servito gli uomini, e li hai consolati, tu hai

difeso l’orfano, tu hai soccorso i poveri, tu hai mutato i de-

serti dove pochi schiavi trascinavano la loro misera vita,

in fertili campagne popolate da famiglie felici; MA IO ho

scoperto che tu mi disprezzi, che tu non hai mai letto il

mio trattato di teologia, che tu sai che io sono un furfan-

te perché HO FALSIFICATO la firma e le virtù di Tizio e

ho derubato Caio e Sempronio, anzi continuo a farlo, e tu

potresti anche farlo sapere agli altri: bisogna dunque che

io ti prevenga (questa la ragione e motivo della mia osti-

nata persecuzione, dovunque tu volgi lo sguardo ci sarà

la mia calunnia).

Andrò dal confessore del primo MINISTRO o direttamen-

te dal principe: mi presenterò a loro col collo storto e la boc-

ca per traverso, e spiegherò che tu hai un’opinione erronea

sulle celle in cui furono rinchiusi GLI ERETICI E NON SOLO,

o che tu dieci anni fa hai parlato in maniera per nulla rispet-

tosa (mentre noi ti abbiamo calunniato per 30 e passa anni)

del cane di Tobia, che tu sostenevi essere un barbone, men-

tre io ho provato che era un levriero di corte, non un calun-

niatore; e ti denuncerò come nemico di Dio e degli uomini”. 


Tale è il linguaggio del persecutore.


E se queste parole non escono in questa forma dalla sua boc-

ca, o peggio dall’ingordo ventre, esse sono però incise nel suo

cuore dal bulino del fanatismo immerso nell’acido dell’invi-

dia.

E badate bene signori, se incontrate tal persecutore o perse-

cutori in piccoli gruppi di tre o quattro forme striscianti per

la nuda terra, non fategli mai il torto a dovuta distanza  di

dirgli la verità. 

Anche perché le loro calunnie e persecuzioni per anni vi han-

no inseguito fin sotto l’uscio di casa. E la verità non può esse-

re udita neppure nel sussurro del vento…a dovuta e debita di-

stanza!

(A. Bierce & Voltaire)







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CHI E’ IL PERSECUTORE?ultima modifica: 2013-02-17T00:00:00+01:00da giuliano106
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