LA COMPETIZIONE FRA GLI UOMINI (2)

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Il senso

del limite

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Il senso del limite

Da:

Frammenti in rima



 

la competizione fra gli uomini 2

 

 

 

 

 

 

 


Il denaro era in origine un mezzo, e infatti nel linguaggio

di tutti i giorni si dice ancora:- E’ una persona con molti

mezzi.

Ma quanta gente è oggi ancora in grado di capirci quando

cerchiamo di spiegare che il denaro in sé non ha valore al-

cuno?

Lo stesso si può dire per il tempo: ‘Time is money’ signifi-

ca per coloro i quali attribuiscono al denaro un valore as-

soluto, che essi apprezzano in egual misura ogni secondo

risparmiato.

Se è possibile costruire un aereo in grado di sorvolare l’A-

tlantico in un tempo leggermente inferiore a quello attuale,

nessuno si chiede quale sia la contropartita nel necessario

prolungamento delle piste degli aeroporti, nella maggiore

velocità di atterraggio e di decollare che comporta rischi

maggiori, nell’aumento del rumore, ecc.

La mezz’ora guadagnata rappresenta agli occhi di tutti un

valore intrinseco per il quale nessun sacrificio è troppo

grande.

Ogni fabbrica di automobili deve cercare di produrre un

nuovo tipo di vettura che sia più veloce di quello prece-

dente, tutte le strade vanno allargate, tutte le curve rettifi-

cate, col pretesto della maggiore sicurezza: in realtà sol-

tanto per poter guidare un po’ più velocemente, e quindi

più pericolosamente.

Sorge spontaneo il quesito  se all’anima dell’uomo odier-

no procuri maggiore danno l’accecante sete di denaro op-

pure la fretta logorante.

Qualunque sia la risposta, coloro che detengono il potere,

indipendentemente dall’orientamento politico, hanno in-

teresse a favorire entrambi questi fattori e a ingigantire le

motivazioni che spingono l’individuo alla competizione.

Non mi risulta che esista finora una analisi psicologica

profonda di queste motivazioni; ritengo tuttavia molto

probabile che, oltre alla brama del possesso e all’ambi-

zione di ottenere una posizione di rango più elevato, un

ruolo molto importante sia svolto in entrambe dalla pau-

ra: paura di essere superati dai concorrenti, paura di di-

ventare poveri, paura di prendere decisioni sbagliate e di

non essere, o non essere più, all’altezza di una situazione

estenuante.

L’angoscia in tutte le sue forme è certamente il fattore de-

terminante nel minare la salute dell’uomo moderno, ed è

causa di ipertensioni arteriose, di nefrosclerosi, di infarti

cardiaci precoci e di altri bei malanni del genere.

L’uomo che ha perpetuamente fretta non insegue solo il

possesso, poiché la mèta più allettante non potrebbe in-

durlo a essere tanto autolesionista: egli è spinto da qual-

cosa, e ciò che lo spinge è solamente l’angoscia.

La fretta e l’angoscia, inscindibili come sono l’una dall’al-

tra, contribuiscono a privare l’uomo delle sue qualità es-

senziali.

Una di queste è la riflessione. 

(Konrad Lorenz, Gli otto peccati capitali della nostra civiltà)





 

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LA COMPETIZIONE FRA GLI UOMINI (2)ultima modifica: 2013-08-27T02:00:00+02:00da giuliano106
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