VISIONI FRA LE ROCCE (ritorno di un Re…)

 

VISIONI 8

 

 

 

 

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Un Fiore per…..

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Più che una preghiera una più profonda riflessione…

 

 

 

 

Re Carlo tornava dalla guerra

lo accoglie la sua terra

cingendolo d’allor

al sol della calda primavera

lampeggia l’armatura

del sire vincitor

il sangue del pricipe del Moro

arrossano il ciniero

d’identico color

ma più del corpo le ferite

da Carlo son sentite

le bramosie d’amor

 

VISIONI 2

 

‘Se ansia di gloria o sete d’onore

spegne la guerra al vincitore

non ti concede un momento per fare l’amore

chi poi impone alla sposa soave castità

la cintura in me grave

in battaglia può correre il rischio

di perdere la chiave’.

Così si lamenta il Re cristiano

s’inchina intorno al grano

gli son corona i fior

 

VISIONI 4

 

lo specchio di chiara fontanella

riflette fiero in sella

dei mori il vincitor.

Quand’ecco nell’acqua si impone

mirabile visione

il simbol d’amor

nel folto di lunghe treccie bionde

il seno si confonde

ignudo in pieno sol

‘Mai non fu vista cosa più bella

mai io non colsi siffatta pulzella’

 

VISIONI 3

 

disse Re Carlo scendendo di sella

‘De’ cavaliere non v’accostate

già d’altri è gaudio quel che cercate

ad altra più facile fonte la sete calmate’.

Sorpreso da un dire così deciso

sentendosi deriso

Re Carlo s’arrestò

ma più dell’onor poté il digiuno

fremente l’elmo bruno

il sire si levò

codesta era l’arma sua segreta

 

VISIONI 6

 

da Carlo spesso usata

in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone

e un volto da caprone

ma era sua maestà

‘Se voi non foste il mio sovrano’ 

Carlo si sfila il pesante spadone

‘Non celerei il disio di fuggirvi lontano

ma poiché siete il mio signore’

Carlo si toglie l’intero gabbione

 

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‘Debbo concedermi spoglia ad ogni pudore’

Cavaliere egli era assai valente

ed anche in quel frangente

d’onor si ricoprì

e giunto alla fine della tenzone

incerto sull’arcione

tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella

repente la parcella

presenta al suo signor

‘Beh proprio perché voi siete il sire

fan cinquemila lire

è un prezzo di favor’

 

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‘E’ mai possibile o porco di un cane

che le avventure in questo reame

debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c’è poi da ridire

ben mi ricordo che pria di partire

v’eran tariffe inferiori alle tremila lire’ 

Così detto agì da gran cialtrone

con balzo da leone

in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco

fra i glicini e il sambuco

il re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra

lo accoglie la sua terra

cingendolo d’allor

al sol della calda primavera

lampeggia l’armatura

del sire vincitor.

(Fabrizio de André, Carlo Martello)

 

 

 

 

VISIONI 7

 

VISIONI FRA LE ROCCE (ritorno di un Re…)ultima modifica: 2017-04-14T09:00:00+02:00da giuliano106
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