Da http://giulianolazzari.myblog.it
Questa rappresentazione mentale trae origine dalla supposizione che coloro
che emettono respiri potenti, che producono un vento potente, devono essere
spirituali poiché producono qualcosa che ha una natura invisibile, come corpi
fatti di respiro e che non possono essere visti, ma che escono dalla bocca. Si è
sempre pensato che l’anima uscisse dalla bocca. Le parole sono corpi aeriformi,
suoni invisibili, perciò si presume siano spiriti. Eppure questi sono tutti fraintendi
menti animali, perché le cose veramente spirituali sono in ogni caso invisibili ai
nostri occhi, per noi sono principi diametralmente opposti, il principio della vita
vegetale che è interamente opposta, una forma di vita diversa. La vita dello spirito
è un contrasto assoluto, e per questo ci si accorge che, comunque lo spirito si manifesti,
è ostile a molte forme della nostra vita animale, alle nostre abitudini e alle nostre
convinzioni. Ogni nuova manifestazione dello spirito ha sempre comportato ogni
sorta di guai. Pensate alla manifestazione dello spirito nell’islam, o nel Cristainesimo,
sono stati versati fiumi di sangue, perché la vita delle piante ha una crescita diversa
da quella degli animali.
Vedete, la vita animale ha una crescita che può essere rappresentata così: A è l’inizio
e B è la fine della vita, si presenta come un’ascesa e una discesa. A causa delle diverse
stagioni della vita non c’è una crescita regolare, la stagione degli amori per gli animali,
i periodi di calore, per esempio, o i cambiamenti dovuti alle migrazioni stagionali.
Per l’uomo è la stessa cosa, la crescita animale è sempre crescente e decrescente.
Bene, anche la crescita delle piante ha un’oscillazione stagionale, ma per lo più si
tratta di una crescita di questo tipo:(AC) sino a quando, alla fine, l’albero muore
improvvisamente. Ma fino al suo ultimo anno di vita fiorisce e produce frutti
come ha sempre fatto sin dall’inizio.
(C.G. Jung)