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All’inizio del 34, quando ero completamente squattrinato, rice-
vetti un’offerta di 15.000 $ da parte di un produttore francese
per fare un film a Parigi.
Il produttore non mi mandò niente per coprire le spese di viag-
gio, e per andare là con la mia seconda moglie dovetti vendere
350 $ di Buoni di Risparmio di Guerra che avevo tenuto fin dai
giorni dell’esercito. Bastarono appena per andare in Europa nel
modo meno costoso che riuscii a trovare: su una nave da carico
che andava da Los Angeles a Glasgow, passando per il canale
di Panama.
Dopo esser sbarcati in Scozia viaggiammo fino a Londra e per-
nottammo al Grand Palace Hotel. Lì c’era ad aspettarmi una ma-
gnifica sorpresa, una lettera di Joe Schenck con dentro un asse-
gno di 1000 $. Scriveva che era la somma che mi spettava dalla
vendita di certa attrezzatura rimasta dopo la liquidazione dei
miei studios.
Non ricordavo alcuna attrezzatura rimasta e sospettai che fosse
un modo gentile di darmi una mano da parte di Joe. Non ero
nella posizione di rifiutare.
Era arrivata all’ultimo momento utile per pagare certi pressanti
debiti che avevo a Hollywood. Chissà perché mi è sempre rimas-
to impossibile chiedere soldi in prestito. Forse a che vedere con
il fatto che ho pagato con soldi miei fin da quando avevo quattro
anni.
Un certo senso di folle orgoglio, poi, mi impediva persino di chie-
dere agli amici che mi rendessero i soldi che gli avevo prestato
quando guadagnavo 3000 $ alla settimana.
Quando mi trovai sul lastrico, avevo prestato 15.000 $ che non mi
erano stati resi, senza contare tutti i biglietti da 10, da 20 e da 50
che ogni star del cinema deve allungare ai colleghi sfortunati.
Alcuni degli amici ai quali prestai dei soldi non poterono render-
meli. Successe così con Arbuckle, che morì dovendomi 2500 $,
e con Lew Cody, che morì dovendome 2000 $.
Ma c’erano diversi altri, inclusi una star dei film di cowboy, un
noto comico, e un vecchio amico che ereditò una fortuna, che
avrebbero potuto rendermi i soldi e non lo fecero.
Uno di quelli che pagarono fu Norman Kerry, che Hollywood
aveva messo da parte tacciandolo di essere un attore irrespon-
sabile che beveva troppo. Kerry venne da me un giorno e chie-
se:
– Ti ricordi quando, quattro anni fa, ti chiesi in prestito 1000 $?
– Ora che me lo ricordi, sì Norman,
gli risposi.
– Ecco, ho appena finito un lavoretto,
spiegò,
– Ed ecco i tuoi 1000 $. Ma non posso darteli tutti. Ho bisogno
di qualcosa per vivere. Ti andrebbe bene se ti dessi solo 900 $
e mi tenessi il resto?
Il mio vecchio amico Norman Kerry è morto di recente, ma non
dimenticherò mai né lui né il giorno in cui mi dette il 90% dei
primi 1000 $ che vedeva da parecchi mesi.
Posso anche dare un bacio sincero all’International Revenue Bu-
reau per avermi aiutato nel momento del bisogno. Nel bel mezzo
dei miei problemi il fisco mi informò che dovevo pagare 18.000
$, ma dopo aver loro fatto vedere i miei registri e dopo averli
convinti che i miei guadagni attuali erano l’ombra di quelli che
erano stati in passato, si offrirono di chiudere il caso con 4000 $.
Mi piace avere cose costose, ma non mi turbò dover cambiare la
mia Cadillac con una Ford, o dovermi mettere vestiti confeziona-
ti e non fatti su misura, o vivere senza persone di servizio in un
bungalow da pochi soldi……
(Buster Keaton, Memorie a rotta di collo)