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(Con questo blog, mi sono sempre astenuto nel porre commenti personali,
ho lasciato questo compito, alle pagine di letteratura,… scelte.
Se ben ricordo furono i nazisti, e prima di loro molti altri, che bruciarono
biblioteche per paura della cultura, e da tutto ciò che da essa può derivare.
Ma per dovere di cronaca, e memore di quei roghi, e non certo solo per
coscienza, ma istinto coerente nei confronti della storia, lancio un nuovo
appello per la dovuta attenzione ai fatti del Tibet.
Il caso armeno ha rappresentato il primo esempio di genocidio di massa,
sicuramente, per più alti interessi, troppo spesso taciuto.
Fedele a quegli stessi fatti, perché è la storia che insegna, sollecito la
dovuta attenzione morale, religiosa, teologica, e soprattutto del diritto
di un popolo di esistere per sua stessa cultura, con tutte le leggi che ciò
comporta, traguardo della nostra civiltà, prima di ogni interesse
economico.
Leggo oggi, nel momento in cui scrivo la presente, attraverso il sito del
il Fatto Quotidiano (152385) gli episodi di protesta, di cui pochi si
sono occupati.
Sono sensibile alla cultura Tibetana attraverso l’opera impareggiabile
di Fosco Maraini, e fedele ai miei principi, apporterò il mio modesto
contributo alla millenaria storia e civiltà Tibetana attraverso le pagine
di suoi scritti.
Questa è solo una sommaria e breve introduzione.
Segnalo di seguito un sito interessante:
woeser.middle-way.net e ringrazio Il Fatto Quotidiano, per l’interesse
prestato.)