PITTURA DI ALTRI MONDI: ALBERT BIERSTADT (5)

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Albert Bierstadt nacque                                                    Mount Rainier Albert Bierstadt.jpg

il 7 gennaio 1830 a

Solingen in Prussia.

Ultimogenito di sei

figli, immigrò con la

famiglia negli Stati Uniti

all’età di due anni,

stabilendosi a New Bedford,

capitale del New England,

nel Massachusetts.

Poco è noto della sua

primissima formazione                                              bierstadt2.jpg

come pittore;

probabilmente iniziò

da autodidatta,

lavorando in seguito

all’organizzazione degli

spettacoli con ‘lanterne

magiche’ – una sorta di

proiezioni su ampi

schermi di immagini

dipinte su vetro –

che, all’epoca

incontrarono un 

ampio successo di

pubblico, prefigurando                                                         bierstadt3.jpg

l’avvento del cinema.

Nel 1853, come molti

altri artisti americani,

Bierstadt andò a studiare

all’Accademia di Dusseldorf,

conosciuta come una delle

migliori scuole europee

per la pittura del paesaggio.

Nella città tedesca frequentò

la colonia di artisti americani

stringendo amicizia con Thomas

Worthington Whittredge,

Carl Wimar ed Emanuel Leutze.

Prima di ritornare a New Bedford,

nel 1857, completò la formazione

artistica con un lungo viaggio

attraverso la Germania, la

Svizzera e l’Italia.                                                     bierstadt4.jpg

L’osservazione del

paesaggio alpino e delle

coste italiane, insieme

ai numerosi schizzi

realizzati durante il

percorso, diventeranno

per il pittore, un

patrimonio

insostituibile e dal quale

attingere con frequenza

nella sua successiva

carriera di paesaggista.

Nel 1859, insieme al suo

amico, il pittore Francis

Shedd Frost, Bierstadt si                                         bierstadt5.jpg

recò per la prima volta,

nel West.

A Saint Joseph, nel

Missouri, si unì a una

spedizione militare

di rilevamento guidata

dal colonnello Frederick

Lander, attraverso le

distese deserte

dell’Ovest americano

fino ai sentieri

delle Montagne

Rocciose.                                                  

Quando, alla fine dell’anno, ritornò a New Bedford,

riportando con sé fotografie, numerosi schizzi e og-

getti indiani, la sua carriera era ormai ben definita.

Si stabilì infatti, infatti a New York e iniziò a espor-

re i grandi paesaggi delle Montagne Rocciose riscuo-

tendo un enorme successo.

(The American West, l’arte della frontiera americana 1830-1920)





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