dell’imperialismo
vennero
scoperti due nuovi
strumenti, uno per
l’organizzazione
politica,
la razza, e l’altro
per la dominazione
su popoli stranieri,
la burocrazia senza
la razza al posto
della nazione, la corsa
alla conquista dell’Africa
e la frenesia
dell’investimento sarebbero probabilmente rimaste allo stadio di casuale ‘danza della morte
e del commercio’, tipica di ogni caccia all’oro.
Senza la burocrazia come surrogato del governo, i possedimenti britannici in India sarebbero
probabilmente rimasti abbandonati all’avventatezza dei ‘violatori della legge’ senza cambiare il
clima politico di un’intera epoca.
Entrambe le scoperte furono compiute sul continente nero.
La razza fu la spiegazione d’emergenza con cui gli europei reagirono all’incontro con esseri
umani che essi non potevano comprendere e neppure erano disposti a riconoscere come
uomini, come propri simili.
Fu la risposta dei boeri all’orrore provato di fronte all’opprimente mostruosità dell’Africa,
spettralmente popolata e sovrappopolata da esseri che non sembravano né uomini né
animali, una spiegazione della follia che li prese e abbagliò come ‘un lampo in un cielo
sereno: “STERMINATE TUTTI I BRUTI” ‘.
Questa risposta sfociò nei più terribili massacri della storia recente, nello sterminio delle
tribù ottentotte da parte dei boeri, nella selvaggia azione di assassinio di Carl Peters nell’
Africa orientale tedesca, nella decimazione della pacifica popolazione congolese, ridotta a
20-40 milioni a 8 milioni, ad opera del re del Belgio; e infine, forse peggio di tutto nella
trionfale introduzione di simili sistemi di pacificazione nella politica estera ordinaria.
Nessun capo di uno stato civile avrebbe mai pronunciato prima un’esortazione come
quella di Guglielmo II al corpo di spedizione tedesco destinato a combattere l’insurrezione
dei ‘boxers’ nel 1900: ” COME GLI UNNI UN MIGLIAIO D’ANNI FA, SOTTO LA GUIDA
DI ATTILA, SI GUADAGNARONO UNA REPUTAZIONE CHE LI FA RICORDARE
NELLA STORIA, COSI’ IL NOME TEDESCO DIVENGA NOTO IN MODO TALE CHE
MAI PIU’ UN CINESE OSI GUARDARE DI TRAVERSO UN TEDESCO”.
Mentre la razza, come ideologia interna europea o come spiegazione d’emergenza, attrasse
sempre gli elementi peggiori del mondo occidentale, la burocrazia venne inventata dagli
strati migliori, e spesso più perspicaci, dell’intelligencija.
L’amministratore che governava mediante rapporti e decreti con una segretezza più
impenetrabile di quella di un despota orientale, usciva da una tradizione di disciplina
militare in mezzo a uomini spietati e senza legge; per molto tempo era rimasto attaccato
agli onesti, seri ideali della fanciullezza, gli ideali di un moderno cavaliere in armatura
splendente inviato a proteggere una popolazione indifesa e primitiva. E aveva adempiuto
il suo compito, bene o male, finché si era mosso in un mondo retto dalla vecchia ‘trinità,
guerra, commercio e pirateria’, e non nel complicato gioco di una politica d’investimenti
di vasta portata, che richiedeva la dominazione di un popolo per la ricchezza di un altro
paese. La burocrazia fu l’organizzazione del grande gioco di espansione (ma soprattutto
l’inganno), in cui ogni area era considerata un trampolino di lancio per ulteriori interventi
e ogni popolo uno strumento per un’ulteriore conquista.
Benché alla fine si mostrassero legati fra loro per più aspetti, IL RAZZISMO (di qualsiasi
sorta) E LA BUROCRAZIA nacquero e si svilupparono in maniera indipendente l’uno
dall’altra. Nessuno degli uomini in qualche modo implicati nella loro creazione intuì
quali possibilità di ACCUMULAZIONE DI POTERE e di distruzione offrisse una combinazione
del genere.
Lord Cromer, trasformatosi in Egitto da un normale incaricato d’affari britannico in un burocrate
imperialista, non si sarebbe mai sognato di combinare l’amministrazione col massacro
(MASSACRI AMMINISTRATIVI così cari al dott. EICHMANN); ed i fanatici razziali del
Sudafrica non pensarono allora che si potesse organizzare burocraticamente lo sterminio per
creare una COMUNITA’ POLITICA RAZIONALE, CIRCOSCRITTA (COME FECERO I
NAZISTI CON I LORO CAMPI…).
(H. Arendt, Le origini del totalitarismo)