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Nella chiusa dell’articolo il reverendo Oskari Huuskonen
aveva scritto che se Gesù fosse vissuto
in
Finlandia all’inizio
del ventesimo secolo la sua sorte
sarebbe stata
più o meno altrettanto dura.
“Se Gesù fosse stato, diciamo un rosso, come si potrebbe
supporre in base alle sue inclinazioni politiche, sarebbe
stato senza dubbio nominato fin dall’inizio dell’insurre-
zione ministro del governo rivoluzionario.
Avrebbe potuto, per esempio, diventare commissario del
popolo per i rifornimenti, data la sua competenza ed espe-
rienza in materia – cito al riguardo l’episodio in cui sfamò
migliaia di persone disponendo solo di un po’ di pane e
qualche pesce.
Sarebbe sicuramente riuscito come agitatore, oratore o
cronista, ma alla testa delle truppe combattenti non aveva
dato prova di grandi capacità.
Sembra naturale che un uomo religioso come Gesù avreb-
be aderito appassionatamente alle teorie di Marx, appor-
tandovi dei miglioramenti sulla base delle proprie conce-
zioni.
Ma una volta repressa l’insurrezione, Gesù con ogni proba-
bilità non sarebbe scappato in Unione Sovietica come gli al-
tri capi rossi per fondarvi più tardi il partito comunista fin-
landese, me nel momento della sconfitta si sarebbe arreso
senza resistenza ai bianchi, come migliaia di altri combat-
tenti rossi, uomini e donne.
Senza alcuna esitazione sarebbe stato condotto davanti a
una buca di sabbia e fucilato. Se poi il terzo giorno dalla
morte sarebbe resuscitato, è faccenda che resta tra le pure
ipotesi.
Probabilmente i comunisti non avrebbero esitato a dichia-
rarlo risorto, come fu fatto a suo tempo in Israele.
Nel caso Gesù fosse scampato alle esecuzioni
sommarie, un tribunale speciale
l’avrebbe
senz’altro condannato a morte o
all’ergastolo.
In questa seconda eventualità
sarebbe
probabilmente finito prima nella
fortezza di
Suomenlinna e in seguito al penitenziario di Tammi-
saari, dove avrebbe trovato terreno fertile per porta-
re avanti i suoi scritti politici e le sue attività clan-
destine.
Sarebbe diventato sicuramente un eroe nazionale per i
rossi e, nel caso fosse sopravvissuto, è probabile che Ot-
to Ville Kuusinen non avrebbe mai avuto alcun incarico
di potere all’interno del movimento comunista interna-
zionale.
Di conseguenza, è presumibile che restando in vita Gesù
avrebbe finito per emarginare Stalin, per poi farlo condan-
nare all’espatrio o perfino a morte.
In questo modo il comunismo internazionale avrebbe as-
sunto un nuovo aspetto, umanistico e virtuoso, e non sa-
rebbe mai crollato.
E’ dunque davvero un peccato che Gesù non abbia parte-
cipato alla guerra civile finlandese. Ma anche in questo è
possibile che si manifesti la mano onnipotente di Dio”.
(Arto Paasilinna, Il migliore amico dell’orso)