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VOCE: E fa la vagabonda! Ipazia….NEL TEMPO, scorrazza e gira in tondo.
Sempre aggrappata alla sua giostra senza fine. Ai suoi mulinelli temporali.
Mai uguali. Don Chisciotte?….Perché no! Mulini a Vento? Pourquoi-pas!
Perché non perdersi nella Città dei Falsi Mulini a Vento? Vuol vedere il
suo tempo immortale….Può far guerra ai fantasmi! E’ la Bella Dama Senza
Pietà!
IPAZIA: Forse l’Inquisitore vuole catturarmi! Cacciarmi dal MONDO per i
miei peccati! Ho sconvolto il calendario. Messo la museruola al tempo!
VOCE: Quel cane, del tempo, che abbaia alla luna e sbava all’aurora!
Che ti afferra i polpacci e ti guarda lottare coi mesi, con gli anni.
Che ti lecca le ferite ma solo dopo avertele ricoperte. Quel cane bastardo
senza padri né padroni.
IPAZIA: Atterro nel prato. Nel mio tempo quadrato. Nello spazio che dai
fogli mi riporta ai quadrifogli. E trovo erbacce. Solo erbacce che il tempo
ha accumulato. Fa questo, lui. Scaccia le vite ed ammassa i detriti. Smonta
le storie ed accumula le scorie.
VOCE: Frantuma. Corrode. Disintrega. Dimentica. Cancella. E allora bisogna
ripartire! Ripulire. Riorganizzare. Ricordare. Ingannare la tristezza. Tutti i
mondi e le lune ed i soli che sono svaniti. I sogni, anche quelli proibiti che
hanno ucciso ciò che mai conosciuto. Ricominciare sempre da capo. Ricominciare.
Da soli. Senza parole. Senza lacrime. Soli. Come cani!
(Maria Rosa Menzio, Spazio, tempo, numeri e stelle)
…siti consigliati…
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