GUERRA E PACE

Da  http://giulianolazzari.myblog.it

      http://pietroautier.myblog.it

E’ vero che i diplomatici, che consacrarono la loro vita alla menzogna, sono

talmente abituati all’ipocrisia da non accorgersi nemmeno dell’insanità

delle loro proposte, ma come fanno i semplici mortali a non capire che

una conferenza internazionale per il disarmo non ha per scopo la pace

bensì nascondere agli uomini il solo mezzo di liberarli dai mali della

guerra, vale a dire il rifiuto di partecipare agli omicidi militari?

Si assicura che i conflitti fra governi saranno regolati da un tribunale di

arbitrio.

Ma oltre i conflitti saranno giudicati non dai rappresentanti del popolo,

ma da quelli dei governi, e che così niente garantirà l’equità di queste

decisioni, chi eseguirà le sentenze di questa corte?

Gli eserciti.

Gli eserciti di chi?

Quelli di tutte le potenze.

Ma le loro forze non sono uguali.

Chi, per esempio, assicurerà, sui continenti, l’esecuzione della sentenza svantaggiosa

per la Germania, la Russia e la Francia alleate fra loro?

Oppure, chi applicherà, sul mare, la decisione contraria agli interessi dell’Inghilterra,

della Francia, dell’America?

Così, le decisioni della corte di arbitrato contro la violenza militare saranno applicate

dalla forza militare; diversamente detto: la forza che si deve limitare servirà da mezzo

di limitazione. Per prendere l’uccello, bisogna mettergli il sale sulla coda.

Io, mi ricordo che un giorno l’assedio di Sebastopoli, dove io mi trovavo fra gli aiutanti

di campo del generale Saken capo della guarnigione, nel salone di ricevimento, entrò

il principe Usarov, ufficiale molto bravo, originalissimo e nello stesso tempo uno

dei migliori giocatori di scacchi di tutta l’Europa a quella epoca.

Egli dichiarò di dover parlare al generale. L’aiutante di campo l’introdusse nel gabinetto

di quest’ultimo. Dieci minuti dopo, Usarov passava innanzi a noi, coll’aria scontenta.

L’ufficiale che l’aveva accompagnato ritornò verso noi, e ridendo ci raccontò il momento

della visita di Usarov a Saken. Egli era venuto a dirgli di proporre agli inglesi un torneo

a scacchi avente come posta di gioco la prima trincea situata innanzi al quinto bastione,

che molte volte era passata da un campo all’altro ed era costata qualche centinaio di vite.

Evidentemente, sarebbe stato preferibile giocare la trincea agli scacchi che uccidere

degli uomini; ma Saken non accettò la proposta di Usarov, comprendendo benissimo

che, per giocare la trincea agli scacchi, sarebbe bisognato soprattutto che vi fosse stata

confidenza reciproca nell’esecuzione della clausola.

Ora, la presenza degli eserciti schierati innanzi la trincea e i cannoni diretti su di essa 

mostravano che questa cofidenza non esisteva. Finché vi erano delle truppe dall’una

e dall’altra parte, era chiaro che l’affare si doveva decidere, non cogli scacchi, ma colla

punta delle baionette.

Lo stesso avviene per ciò che riguarda le questioni internazionali.

Perché esse possano essere regolate da una corte arbitrale, deve esistere fra gli Stati

una confidenza intera e reciproca nell’esecuzione delle decisioni della corte.

Se questa confidenza esiste, gli eserciti sono inutili, se esistono degli eserciti la 

confidenza non v’è più, e le questioni internazionali non possono essere regolate che 

dalla forza.

Finché vi saranno degli eserciti, essi saranno impiegati, non solo ad acquistare nuovi 

territori, come fanno ora tutte le nazioni, sia in Asia, sia in Africa, sia in Europa, ma

ancora a conservare con la forza ciò che è stato acquistato con la forza. 

Ora, non si potrebbe fare delle conquiste e conservarle che trionfando degli altri; i

trionfi non si acquistano che mediante ‘grossi battaglioni’. E’ per questo che se il 

governo ha un esercito deve averlo il più che possibile potente: e questo è per esso

un dovere. Se non adempie, esso è inutile come governo. Può fare molto nell’

amministrazione interna: liberare, istruire, arricchire il popolo; costruire strade,

canali, rendere abitabili dei paesi deserti, eseguire lavori di utilità pubblica, ma 

vi è una sola cosa che il governo non può fare, proprio quella per cui si riunisce

la Conferenza: RIDURRE LE FORZE MILITARI.

(Lev Tolstoj, Una rondine fa primavera)

Da http://storiadiuneretico.myblog.it

      http://lazzari.myblog.it

      www.giulianolazzari.com

Tolstoj-1909.jpg

    

 

IL RITIRO DEI MACELLAI: IL GATTO E LA VOLPE NEL PAESE DEI BALOCCHI E DEI TANTI POZZI

Governare e legiferare!                                                                           iuijkhgfvcj.jpg

Pensavo fossero, queste, professioni

rispettabili; abbiamo udito di questi

uomini celestiali, di quei Numa,

Licurgo e Solone, nature celesti

nella storia del mondo i cui

nomi indicano modelli di

legislatori ideali; ma PENSARE

DI LEGIFERARE PER

REGOLAMENTARE

la procreazione degli schiavi o la produzione del tabacco?

Che cosa hanno a che fare i divini legislatori umani con 

l’importazione o l’esportazione del tabacco?

Che cosa hanno a che fare i legislatori umani con la procreazione

degli schiavi (o del petrolio)?

Immagina di dover sottoporre                                                              iokjmnl.jpg

la domanda a ogni figlio di

Dio – e se non avesse figli

nel XIX secolo?

E se si fosse estinta la famiglia?

In quali condizioni vorreste 

ricostruirla?

Cosa potrebbe mai dire uno 

Stato come la Virginia nel giorno

del giudizio finale, uno Stato i cui prodotti principali sono 

SCHIAVI E TABACCO (E PETROLIO)?

Come si può essere patrioti se si vive in un simile STATO?

E queste informazioni le ho prese dalle tavole statistiche che

gli stessi Stati hanno reso noto.

UN COMMERCIO che imbianca ogni mare alla ricerca di 

NOCI E UVA, e che per questo scopo riduce alla schiavitù

i suoi stessi marinai!

L’altro giorno ho visto una nave che aveva fatto naufragio, 

e insieme alle molte vite perdute vidi il suo carico di CENCI 

E VIVERI DI GINEPRO E MANDORLE secche disseminate

lungo la spiaggia.

Difficilmente tutto questo sembra                                          989i87u.jpg 

valere il tempo necessario per 

affrontare i pericoli del mare 

tra Leghorn e New York,

solo per un carico di bacche

di ginepro e di mandorle 

secche!

L’America che vende al vecchio

mondo i suoi amari!

Non sono la salamoia del mare o il naufragio della nave abbastanza

amari per svuotare lì, sul posto, il calice della vita?

Eppure è questo, in un certo senso, il nostro commercio marittimo;

e ci sono quelli autoproclamatisi STATISTI E FILOSOFI, che sono così

ciechi da pensare che il progresso e la civilizzazione dipendono 

esattamente da questo tipo                                                                    oikjmjhy.JPG

di attività e di trasporti 

– dell’attività delle mosche

INTORNO AI BARILOTTI

DI MELASSA.

Sarebbe una buona descrizione,

si potrebbe pensare, se gli 

uomini fossero ostriche.                                                                                  oikjuhjg.jpg

E sarebbe ottima, aggiungo io,

se gli uomini fossero mosche.

Il tenente Herndon, che il nostro

governo ha mandato in esplorazione

in Amazzonia, per estendere l’area

della schiavitù, osservò che in 

quel paese c’era la necessità di

‘un’industriosa e attiva popolazione,

che sapesse cosa fossero i comodi                                               oikjtres.jpg

della vita e che avesse bisogni 

artificiali al fine di ottenere le 

grandi risorse del paese’.  

Ma quali sono I BISOGNI

ARTIFICIALI DA PRUOMOVERE?

Non credo siano i beni di lusso, 

quello del tabacco e degli schiavi

della sua natìa Virginia, nè l’amore                                                                    iujhgfvc.jpg

del ghiaccio e del granito o di altre

ricchezze naturali della nostra 

natìa NUOVA INGHILTERRA; 

né ‘le grandi risorse del Paese’

sono quelle fertilità o sterilità

del suolo che LE PRODUCONO.

In ogni Stato in cui ho messo

piede, ho notato che la cosa più                                                                oikjhytgf.jpg

essenziale di tutte è un ELEVATO

E INTEGRO PROPOSITO DEI 

SUOI ABITANTI. Esso soltanto

è capace di estrarre ‘le grandi

ricchezze’ DELLA NATURA e

al limite tassarla al di là del suo

reddito; perché l’uomo di per 

sé muore, se è lontana da lei. 

Solo quando vorremmo più cultura che patate e più lumi che dolci, 

avremo tassato e ricavato le grandi risorse del mondo e il risultato,

o la produzione alimentare, non saranno schiavi né operai , ma 

uomini, quei rari frutti chiamati eroi, santi, poeti, filosofi e redentori.

Così come si forma un cumulo di neve quando per un momento c’è 

calma di vento, allo stesso modo possiamo dire che, quando la 

verità è in stasi, allora nasce un’istituzione. Ma ciònonostante la 

verità prenderà a soffiare proprio lì sopra, e finirà con l’abbattere

quell’istituzione.                                              kijkjhygt.jpg

Ciò che viene chiamata                    

politica è al confronto

qualcosa di così superficiale 

e inumano, e di fatto io non

l’ho mai veramente capita,

né mi ha mai interessato.

Ma vedo che I GIORNALI

dedicano alcune delle loro

colonne alla politica o al                                                                              iouiuyrdf.jpg 

governo senza cura alcuna

e questo, si potrebbe dire,

è tutto ciò che la salva; ma

come amo la lettaratura e 

per certi VERSI ANCHE 

LA VERITA’, devo dire 

che non ho mai LETTO

QUELLE  COLONNE.

Non voglio ottundere il mio senso di giustizia fino a questo punto.

Non voglio dover rendere conto per AVER LETTO ANCHE SOLO 

UN MESSAGGINO DEL PRESIDENTE!

(H.D. Thoreau, Uomini non sudditi)

iujkjhygftrf.jpg