Oggi ripensando a quegli avvenimenti, avendo a disposizione delle nuove informazioni e dei
nuovi punti di vista, è possibile mettere insieme un quadro ufficioso di ipotesi su quanto
accadde al presidente Kennedy e sul perché accadde.
Credo che quello che è successo nella Dealey Plaza di Dallas il 22 novembre 1963 sia stato un
colpo di stato. Ritengo che sia stato proposto e programmato con notevole anticipo da fanatici
anticomunisti membri della intelligence degli Stati Uniti; che sia stato realizzato, molto
probabilmente senza un’approvazione ufficiale, da individui della CIA appartenenti agli
apparati delle operazioni segrete e da altri collaboratori esterni, non appartenenti direttamente
alle agenzie governative, e mascherato da gente con le stesse opinioni politiche dell’FBI, del
Secret Service, del dipartimento di polizia di Dallas e degli ambienti militari; e penso infine
che il loro scopo sia stato quello di impedire a Kennedy di portare a termine la sua politica
di distensione con l’Unione Sovietica e con Cuba, di mettere fine alla Guerra Fredda.
Un colpo di stato viene definito come un ‘operazione improvvisa, attraverso la quale un
individuo o un gruppo, solitamente con un ricorso limitato della violenza, si impadronisce
dei poteri governativi senza conformarsi alle leggi in vigore nel paese per la sostituzione
dei suoi rappresentanti ufficiali’.
Un colpo di stato per avere successo richiede un certo numero di elementi: un’ampia
programmazione e una preparazione adeguata da parte dei sostenitori; la collaborazione della
guardia pretoriana; una seguente operazione di diversione e di mascheramento; la ratifica
dell’assassinio da parte dei nuovi poteri governativi subentranti; la diffusione di elementi di
disinformazione attraverso i media. Se il concorso di tutti questi elementi ci suona abbastanza
familiare, è perché è esattamente quello che è successo quando John Kennedy venne assassinato.
Non ho un’idea precisa di quando la programmazione e la preparazione dell’operazione possa
aver avuto inizio. Potrebbe essere stato tanto all’inizio quanto verso la fine del 1960, quando la
CIA preparò un DOSSIER PSICANALITICO sul presidente. Un lavoro di questa natura non
contemplava certamente l’assassinio del presidente, ma il suo scopo era quello di aiutare la
CIA, o alcuni elementi interni, a raggiungere il loro scopo di influire sulla sua politica estera.
Probabilmente fu solo in seguito, quando Kennedy prese la decisione di arrivare alla
distensione e quando i normali mezzi per controllarne la politica fallirono, che l’assassinio
divenne un’operazione da considerare per quegli elementi della CIA che volevano difendere
gli assetti consolidati della Guerra Fredda.
Chi ci fosse davvero nel complotto non è chiaro.
Ma certamente Guy Banister fin dall’inizio era stato coinvolto in discutibili attività collegabili
con l’assassinio. I membri della sua organizzazione FRIENDS OF DEMOCRATIC CUBA
furono i primi a impersonificare Lee Oswald, quando tentarono di comprare i dieci camioncini
per l’INVASIONE ALLA BAIA DEI PORCI dal rappresentante Bolton Ford di New Orleans
nel gennaio del 1961.
(Jim Garrison, JFK Sulle tracce degli assassini)