ho ricevuto dal
signor E. Dujardin una
lettera relativa alla mostra
di miei quadri nel suo antro
nero.
Mi sembra così disgustoso
pagare con un quadro
per la suddetta mostra
che in verità alla
lettera di quel signore
non si possono dare
due risposte. Ce n’è
una soltanto e la
troverai qui acclusa.
Solo che la mando a te
e non a lui, perché tu sappia
quel che penso e perché, tu dica
semplicemente che ho cambiato idea e che in questo momento non ho nessuna voglia
di esporre. Non vale proprio la pena di inimicarsi il tipo, meglio essere banalmente educati.
Sicché, niente mostra alla Revue Indépendante, e oso credere fermamente che anche
Gauguin sia dello stesso parere. In ogni caso egli non mi esorta davvero a farlo (….)
La cosa che più ti farà piacere è che Gauguin ha terminato il suo quadro delle
Vendemmiatrici: è bello quanto le Negre e, se lo pagassi allo stesso modo delle Negre,
supponiamo (400, credo), sarebbe davvero un’affare.
E’ naturale che si debba scegliere fra tutto; e io non ho visto le cose bretoni. Ma ne ha
descritte molte e devono essere belle.
Ho fatto uno schizzo di bordello e conto di farne anche un quadro.
Gauguin è arrivato qui il 20 ottobre, sicché si deve calcolare che abbia ricevuto da te 50
franchi, il mese scorso.
Conto di mettermi a lavorare spesso a mente: le tele a mente sono sempre meno goffe e
hanno un’aria artistica degli studi da natura, soprattutto quando si lavora mentre c’è
maestrale.
Credo di non averti ancora detto che Millet è andato in Africa. Ha uno studio mio, per
il disturbo che s’è preso di portare i quadri a Parigi, e Gauguin gli ha dato un disegnino
in cambio di un’edizione illustrata della ‘Signora dei crisantemi’.
Non ho ancora ricevuto gli scambi di Pont-Aven, ma Gauguin mi assicura che i quadri
erano pronti.
Qui vento e pioggia, e sono davvero contento di non essere solo; nelle brutte giornate
lavoro a mente e non ce la farei se fossi solo.
Gauguin ha quasi finito il suo ‘Caffè di notte’. E’ molto interessante come amico….bisogna
che ti dica che sa cucinare perfettamente; credo che mi farò insegnare, è assai comodo.
Ci troviamo molto bene nel fare le cornici con delle semplici asticelle inchiodate sul telaio
e dipinte: ho cominciato io a farle.
Sai che è un po’ Gauguin l’inventore della cornice bianca? Ma la cornice di quattro asticelle
inchiodate sul telaio costa 5 soldi e di sicuro la perfezioneremo.
Va benissimo perché una cornice così concepita non ha sporgenze e fa tutt’uno con la tela.
A presto, ti stringo la mano e i miei complimenti agli olandesi.
tuo Vincent
(Arles, fra il 12 e il 12 novembre 1888, Paul Gauguin Vincent e Theo van Gogh, lettere)