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E’ giunta alle nostre orecchie notizia che membri di entrambi i
sessi non evitano di avere rapporti con angeli malvagi, incubi e
succubi, e che attraverso le loro stregonerie e i loro incantesimi,
malie e scongiuri soffocano, indeboliscono e fanno morire i parti
di donne.
Con questa bolla Innocenzo VIII diede l’avvio alla sistematica ac-
cusa, tortura ed esecuzione di innumerevoli ‘streghe’ ed eretici in
tutta Europa.
Esse erano colpevoli di quello che Agostino aveva descritto come
‘una macchinazione criminale col mondo invisibile’. Nonostante
l’accenno non discriminante nel linguaggio della bolla ai ‘membri
di entrambi i sessi’, non sorprende che la persecuzione abbia preso
di mira soprattutto le donne.
Molti fra gli esponenti principali del protestantesimo dei secoli
posteriori adottarono opinioni quasi identiche, nonostante le loro
divergenze rispetto alla Chiesa cattolica. Persino umanisti come
Desiderio Erasmo e Tommaso Moro credettero alle streghe.
‘Rifiutarsi di credere alla stregoneria’, disse John Wesley, il fonda-
tore del metodismo, ‘significa in effetti rifiutarsi di credere nella
Bibbia’.
Il famoso giurista William Blackstone, nei ‘Commentaries on
the Laws of England, del 1765, affermò:
“Negare la possibilità, o anzi la reale esistenza della stregoneria e
della magia, significa contraddire direttamente la parola rivelata
di Dio in vari passi sia dell’Antico sia del Nuovo Testamento”.
Innocenzo lodò ‘i nostri cari figli Henricus Institor e Jacob Spren
ger’, che ‘sono stati delegati per mezzo di lettere apostoliche co-
me inquisitori di queste eretiche pravità’.
Se ‘le abominazioni e le enormità in questione rimangono impu-
nite’, le anime delle moltitudini saranno votate alla dannazione
eterna. Il Papa incaricò Kramer e Sprenger di scrivere un’analisi
generale, usando tutto l’armamentario accademico della fine del
Quattrocento.
Arricchendo la loro esposizione con estese citazioni dalla Scrittu-
ra e da dotti antichi e moderni, essi scrissero il ‘Malleus malefica-
rum’, che, pubblicato nel 1486, è stato giustamente descritto come
uno fra i documenti più terrificanti della storia umana.
Thomas Ady nel libro ‘A Candle in the Dark’ lo condannò come
una silloge di ‘dottrine e invenzioni scellerate’, ‘menzogne e
impossibilità orribili’ che servono a nascondere ‘la loro inaudita
crudeltà agli occhi del mondo’. La conclusione che discende diret-
tamente dal ‘Malleus’ è che, se una persona era accusata di strego-
neria, era una strega.
La tortura era un mezzo infallibile per dimostrare la validità dell’
accusa.
L’accusata non aveva alcun diritto.
Non esisteva alcuna possibilità di contrastare le tesi degli accusa-
tori. Ben poca attenzione veniva concessa alla possibilità che qual-
cuno potesse formulare accuse per fini empi: per esempio per gelo-
sia, o per vendetta, o per l’avidità degli inquisitori, che normalmente
confiscavano a proprio beneficio le cose di proprietà degli accusati.
Questo manuale tecnico per torturatori comprende anche metodi di
punizione fatti su misura per far uscire i demoni dal corpo della vit-
tima prima che il processo la uccidesse.
Col ‘Malleus’ in mano, e con l’incoraggiamento del santo Padre,
gli inquisitori cominciarono a scatenarsi in tutta Europa.
Questi processi divennero ben presto un pretesto fraudolento per
spillare soldi alle vittime. Tutti i costi per le investigazioni, il pro-
cesso e l’esecuzione dovevano essere sostenuti dall’accusata e dai
suoi parenti, fino alle spese per gli investigatori privati assoldati
per spiarla, al vino per le sue guardie, ai banchetti per i suoi giu-
dici, alle spese di viaggio di un messaggero mandato a convocare
un torturatore più esperto proveniente da un’altra città, e alle fasci-
ne, al catrame e alla corda del boia.
C’è inoltre un premio per i membri del tribunale per ogni strega
bruciata. Le proprietà restanti della strega condannata, se ancora
rimaneva qualcosa, venivano divise fra la Chiesa e lo Stato.
Quando quest’omicidio e furto di massa venne legalmente e mo-
ralmente sanzionato e prese forma una vasta burocrazia al suo ser-
vizio, l’attenzione si spostò dalle streghe vecchie e povere ai mem-
bri dei ceti medi e benestanti di entrambi i sessi.
Quanto più cresceva il numero di coloro che, sotto tortura, si con-
fessavano colpevoli di stregoneria, tanto più difficile diventava
sostenere che il commercio con i demoni era una mera fantasia.
Poiché ogni ‘strega costretta a chiamarne in gioco altre, il numero
delle streghe crebbe in modo esponenziale.
Esse costituivano ‘prove spaventose che il diavolo è ancora vivo’,
come si disse in seguito in America ai processi delle streghe di
Salem.
Innocenzo VIII morì nel 1492, dopo vani tentativi di tenerlo in
vita mediante trasfusioni e mediante allattamento da parte di
una nutrice.
Egli fu pianto dalla sua amante e dai loro figli….
(Carl Sagan, Il mondo infestato dai demoni)