UNA CITTA’ DRAMMATICA: HARBIN (2)

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Le strade rigurgitavano di principesse, di dame d’alta borghesia,

di ufficiali della Guardia, di nomi illustri e di pellicce che rap-

presentavano le più grandi casate aristocratiche e plutocratiche

della Russia.

La città formicolava di uniformi, di sciabole, di spalline.

 

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Nell’angolo di un caffeuccio russo, dinanzi a quattro bottiglie di

birra giapponese, un vecchio cencioso che però incastra ancora

con gesto signorile nell’orbita rugosa un monocolo di stile – ulti-

mo avanzo di una esistenza ricca finita nel fango di tutte le mise-

rie – mi ha rievocato quel periodo teatrale della storia di Harbin.

 

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Era il resoconto di una storia recente che è tuttavia lontanissimo.

Ad ascoltare il suo linguaggio pieno di nomi finiti, di cose mor-

te, di situazioni scomparse, di pensieri svaniti nel grande cimite-

ro delle idee superate, sembrava di vivere paradossalmente in

un altro tempo.

Dal 1918 al 1921 Harbin diventa la capitale della Russia Bianca.

Nel 1923 tutti i piani, tutte le chiacchiere e tutti gli eroismi della

Russia bianca sono finiti in un lago di sangue, di lacrime e di 

rettorica…..

 

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Così per consolarmi e congedarmi con dignità da questa grande

città della ferrovia e dell’industria e del commercio sguscio fur-

tivo, rasente i muri e le bottegucce male chiarite, con la strana

sensazione di essere colpevole di una mancanza grave, con l’-

impressione fisica di sentirmi da un momento all’altro sulle

spalle l’artiglio della POLIZIA e d’essere tradotto in guardine

buie verso una sfilata di interrogatori e torture…cinesi…

Ed è proprio l’ingresso di un bagno cinese che mi tenta…..

Lo stabilimento di Han-Kong con annessa lavanderia è di prim’-

ordine…..

Vuole una russa di pelle bianca?

– Bianca! Bianca! Bianca come la neve. Bianca come il latte.

Bianca come la giada bianca.

– ….E’ di grande famiglia…….Una principessa….. una principessa

cosacca……

Venti minuti dopo la ‘principessa di giada bianca’ batte con le

nocche alla porticina della stanzetta.

Han-Kong incassa per la fornitura cinque dollari della Banca del-

la Manciu-Kuò e se ne va soddisfatto, dignitosissimo, correttissimo……

La donna è alta, bionda, bianca come la giada bianca, ruvida sol-

datesca.

Avrà trent’anni.

Si chiama Olga.

Olga Mikhailova.

(prosegue in olga-mikhailovna.html)





 

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UNA CITTA’ DRAMMATICA: HARBIN (2)ultima modifica: 2012-08-02T03:00:00+02:00da giuliano106
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