Prosegue in:
….La rima (che mai si dica a chi per mestiere
sparge ortica antica sulla nostra eresia…)
La Favola della Repubblica.pdf
era davanti al Country
Records Building.
Attraversò la strada
in direzione del
prato triangolare
fra la Main e la
Elm. Guardò verso
i binari della
ferrovia sopra il
sottopassaggio.
Poi attraversò
lentamente la Elm
e rimase sul prato
inclinato davanti al colonnato.
Si incamminò in direzione della staccionata che delimitava
il parcheggio. Si rivolse verso la Elm. Ritornò indietro verso
l’indicazione per la Stemmons Freeway. Auto, dappertutto,
sfreccianti.
Guardò il cielo e si asciugò la bocca.
Più tardi era seduto in una Ford scura in prossimità del centro
a scartare un sandwich.
Quella era una zona di vecchi depositi, coi binari del treno in
parte ricoperti dal lastricato, e pareti che mostravano mattoni
e malta resi visibili dalla demolizione delle strutture adiacenti.
Tutti gli spazi sfruttabili erano stati riservati al parcheggio – vi-
coli, aree polverose, vecchie zone di carico.
Era mezzogiorno e c’era un profondo silenzio, un distacco che
Mackey considerò strano, a un isolato e mezzo dalla folla e dal
traffico.
Osservò Oswald avvicinarsi con indecisione.
Era certo che Oswald volesse essere il killer solitario.
Le cose vanno così con i solitari, con quegli uomini che fanno
eternamente dei progetti in vista di un momento esclusivo.
Abbastanza facile da farglielo credere.
Tuttavia doveva anche assicurarsi che Oswald non avrebbe
fatto fuoco finché la limousine non si fosse allontanata da lui
in direzione del sottopassaggio.
incrociato.
Se Oswald fa cilecca, il suo
secondo cecchino si trova
in prima posizione; avrà
l’auto quasi di fronte.
T-Jay non faceva
assegnamento sul colpo
di Oswald. Era lui il ragazzo
che aveva mancato il generale
Walker da una distanza di
37 metri – un uomo fermo,
in una stanza bene illuminata.
Inoltre il Mannlicher è una arma vecchia, rudimentale
e incerta. Se spara e fa cilecca mentre l’auto si trova an-
cora sulla Houston Street, diretta verso di lui, senza un
campo visivo libero per il secondo killer, allora ce ne
andremo tutti con un pugno di mosche in mano.
Come tiratore, Oswald era superfluo, era essenzialmen-
te una riserva. Il suo ruolo era quello di fornire prodotti
di interesse storico, un’arma rintracciabile, tutti i ritagli
e la miniera di notizie della sua carriera cubana.
T-Jay vide che aveva individuato l’auto, piegando leg-
germente la testa.
Si avvicinò ed entrò, portando con sé un sandwich e
una busta di latte da un quarto di litro.
– Come sta la nuova bambina?
– Bene. Sta benissimo.
– Verrà verso di te lungo la strada,
girando per uscire dalla Main e
procedendo nella tua direzione
lungo la Houston, disse T-Jay.
– Non lo prenderai allora.
Non sarà quello il momento.
E’ un colpo facile, il più
facile che si possa pretendere,
ma staranno guardando proprio
verso di te. Ci sarà un’auto
pilota, circa 15 poliziotti sulle
moto, ci sarà un’auto del
servizio segreto con otto
uomini, di cui quattro fuori
sui predellini. Saranno
intorno alla
limousine del
presidente
e guarderanno
nella tua
direzione.
Una volta cessata
la detonazione,
sapranno con esattezza
da dove è venuto
lo sparo.
Quell’edificio verrà inondato dalla polizia.
E’ un consiglio che ti dò.
Non posso essere troppo enfatico.
Aspetta.
Aspetta finché non girano sulla Elm e si dirigono verso il
sottopassaggio e la Freeway.
Non è un colpo difficile.
Miri alla massa, alla zona centrale del suo corpo o a qua-
lunque parte visibile attraverso il cannocchiale.
Aspetta.
Aspetta che si allontani da te verso la Elm.
Poi aspetti che abbia superato la quercia.
Deve oltrepassare quell’albero.
Calcolerai il primo sparo a meno di sessanta metri.
Dopo di ciò, dipende dalla velocità di reazione dell’au-
tista.
Immagino che la detonazione rimbomberà nel sotto-
passaggio.
Non saranno sicuri della sua provenienza.
In quel momento sarai dietro di loro e quindi sarà più
difficile individuarti.
Guadagnerai dei secondi extra. Forse dieci secondi sup-
plementari per scendere giù.
Potrebbero determinare la differenza.
Aspetta.
Assicurati di aspettare. Non farti neanche vedere a quel-
la finestra finché l’auto non raggiunge la quercia. Poi a-
spetta che abbia superato l’albero.
(Don Delillo, Libra)