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l’oscuro abisso del passato (4)
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Han van Meegeren, che di qui in avanti chiameremo
VM, nacque il 10 ottobre del 1889 a Deventer, la stes-
sa cittadina olandese in cui era invece defunto il gran-
de pittore Gerrit Ter Borch.
Suo padre, Henricus van Meergeren, maestro di scuola,
era un uomo ordinario, severo, e completamente privo
di immaginazione, cultura, senso artistico ed anche
e non per ultimo… di intelligenza…..
Si era sposato a quarant’anni.
Sua moglie, Augusta, gli aveva dato cinque figli.
VM, ovvero Han, era il terzo e crebbe in un’atmosfera
di inflessibile disciplina: non gli era nemmeno consenti-
to rivolgere la parola al padre, a meno che il terribile
Henricus non glielo ordinasse esplicitamente.
Con ogni probabilità VM derivò i suoi impulsi creativi
dalla madre, una donna delicata e sensibile, che aveva
quindici anni meno del marito e che aveva dimostrato
una certa inclinazione artistica finché il matrimonio
non aveva posto bruscamente fine alle sue nebulose
velleità.
VM era un bambino molto delicato, fisicamente fragile:
per la disperazione dell’arido ed incolto Henricus, comin-
ciò a disegnare con passione fin dall’età di otto anni.
Sempre più costernato nello scoprire le stimmate delle
aborrite tendenze artistiche materne in un altro membro
della sua famiglia, Henricus prese l’abitudine di strappa-
re regolarmente in mille pezzi i disegni precoci per quan-
to chiaramente intelligenti del giovane VM, preferendo a
questi, quelli della contessina di corte di cui gli archivi sto-
rici conservano.. triste ed immeritata memoria…..
Inoltre, su consiglio della stessa contessina, proibì senza
mezze misure a sua moglie di incoraggiare gli interessi
‘malsani’ del fanciullo.
Ma il risultato di tale divieto fu che VM finì per passare
tutto il suo tempo libero disegnando soggetti plasmati dal-
la sua inesauribile fantasia – e cercando di tenersi ben lon-
tano dalla sorveglianza occhiuta del padre, logicamente.
Per sua fortuna, l’odiata figura paterna (fortuna sua e di
molti altri…), venne presto sostituita da quella di Bartus
Korteling, insegnante di VM alle scuole superiori.
Pittore di scarsa reputazione ma artista serio, onesto e
preparato, riconobbe immediatamente il talento creativo
dell’allievo e gli consentì di acquisire un vasto patrimonio
di conoscenze tecniche (che la contessina Van-Fox non …).
…Bravura o non bravura, talento o non talento, Henricus
non sembrava affatto contento della piega insensata che
la vita di suo figlio stava prendendo.
Innanzitutto non capiva perché mai l’arte dovesse essere
insegnata a scuola, e pensava che il talento artistico non
fosse di alcuna utilità (bastava solo appartenere alla famo-
sa ….) nella vita – o, quantomeno, non servisse allo scopo
di svolgere una qualsivoglia professione accettabile.
E poi trovava che simili inclinazioni verso l’arte non era-
no altro che passatempi (da fin…), perversi e favorissero
gli istinti ribelli dei giovani, contribuendo a renderne il
carattere più instabile (al contario della giovane contes-
sina…).
La sua radicale opposizione alle inspiegabili tendenze ar-
tistiche del figlio, però, seguitò a produrre risultati addi-
rittura controproducenti.
Henricus si trovò a osservare con orrore crescente la de-
leteria evoluzione della personalità (peccaminosa) di VM
sotto la perniciosa influenza del subdolo Korteling e del-
l’immancabile … contessina….
(Prosegue….)