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Nel tardo Medioevo, la maggior parte degli europei accettò la
visione ufficiale della Chiesa sull’origine delle specie che, nel
XIII secolo, veniva data dal grande uomo di chiesa Tommaso
D’Aquino.
San Tommaso prese pesantemente in prestito dei concetti
dal pensiero ebraico e greco, aggiungendo nel processo al-
cune delle proprie idee. Il risultato fu una cosmologia che le-
gittimava l’ordine sociale esistente e sollevava i poteri esi-
stenti dalla responsabilità del loro comportamento……
(J. Rifkin…)
Il più importante lavoro di San Tommaso, la ‘Summa contra
Gentiles’, fu scritto durante gli anni 1259-64. Tende a stabili-
re la verità della religione cristiana con argomenti dedicati ad
un lettore che si suppone non cristiano; ci si può sorprende-
re che l’immaginario lettore venga normalmente considerato
come persona versata nella filosofia araba.
Tommaso scrisse un altro libro, la ‘Summa Theologiae’ di
importanza quasi uguale, ma di interesse alquanto minore per
noi, perché qui gli argomenti che non presuppongono la verità
del Cristianesimo sono in numero minore.
Ciò che segue è un sunto della già accennata ‘Summa contra
Gentiles’. Consideriamo prima ciò che s’intende con ‘saggezza’.
Un uomo può essere saggio in alcuni campi particolari, come per
esempio nel costruir case; questo implica che egli conosce ciò
che è necessario a realizzare un certo particolare scopo.
Ma tutti gli scopi particolari sono subordinati allo scopo dell’Uni-
verso, e la saggezza di per se stessa riguarda appunto lo sco-
po dell’Universo.
Ora, lo scopo dell’universo è il bene dell’intelletto, cioè la verità.
Lo scopo della saggezza è, in questo senso, il più perfetto, su-
blime, profittevole e delizioso degli scopi.
Tutto ciò viene dimostrato facendo appello all’autorità del ‘Filo-
sofo’ cioè di Aristotele. Il mio intendimento (dice Tommaso) è
di affermare la verità di quanto la fede cattolica professa.
E devo ricorrere alla ragione naturale, dato che i gentili non ac-
cettano l’autorità delle Scritture.