Da http://giulianolazzari.myblog.it
“LA QUESTIONE ARMENA”
I numerosi e feroci massacri di armeni avvenuti in Turchia in queste
ultime settimane, destando nel mondo la più viva commozione, hanno
rimesso la questione armena in una luce di tragica attualità.
Qualche cosa intorno alle ragioni attuali delle persecuzioni che i Turchi
infliggono agli armeni, io vi dissi recentemente in un articolo dedicato
alla Turchia in guerra. Dissi cioè come l’opera di penetrazione della
Germania e della Inghilterra in Turchia prima della guerra, potè compiersi
anche grazie ai legami che esse riuscirono a stabilire rispettivamente con
i Turchi e con gli altri armeni.
Dall’avvenimento che la Germania è riuscita ad imporre ai Turchi si è avuto
la prova più manifesta nel fatto di aver saputo per mezzo loro trascinare l’Impero
in guerra.
Era conseguentemente naturale che, scoppiata la guerra, gli armeni, i quali
venivano per conto considerati una lunga mano dell’Inghilterra, fossero trattati
come nemico interno dello Stato, legato ai nemici esterni.
Forse la divisione fra le due razze così concepita, pecca di un certo semplicismo,
e non risiede tutta qui; ed in altri tempi, altri e ben diversi furono i fattori, che
provocarono le loro reciproche divergenze, col solito ed unico effetto però di
essere sempre gli armeni a riuscire soccombenti…..comunque non potrebbe
negarsi che oggi come oggi, come è stata sopra impostata, risponda assai al vero.
Dal punto di vista economico per esempio la Banca Armena non era che una
affiliazione della Banca d’Inghilterra.
Dal punto i vista politico era stato da lungo tempo notato come gli armeni
avessero fatto succedere alla primitiva diffidenza verso i russi, gli odierni
alleati dell’Inghilterra, sentimenti ben chiari di amicizia.
La metamorfosi, incomprensibile in apparenza, era naturalissima, poiché gli
armeni, razza progressista per temperamento, avevano avuto modo di
constatare in quali migliori condizioni fossero venuti a trovarsi gli armeni
dei territori conquistati dai russi, in confronto di quelli del territorio turco.
E i Turchi, nemici dei russi ed insieme del progresso, avevano trovato nell’
avvicinamento russo-armeno stimolo o pretesto a nuove persecuzioni contro
gli armeni.
I quali possono essere considerati come la razza alla testa della civiltà nella
incivile Turchia.
(27 Dicembre 1915 L’Ora, E. Aliprandi, 1915, Cronaca di un genocidio)