VILLEGGIANTI IN GITA

Dedico questo blog

( assieme agli altri dello stesso autore http://giulianolazzari.myblog.it

http://pietroautier.myblog.it ) agli amanti della 

buona lettura . 

Inizio con queste note tratte da -La montagna presa in giro

di Giuseppe Mazzotti, un esempio di ottima letteratura, ed 

una notevole lungimiranza dei fatti o dei troppi accadimenti

cui la montagna ( e non solo ) è costretta . 

Cui la montagna è non solo costretta dal pressappochismo dei 

troppi turisti, naviganti, e presunti ecologisti che affollano la

nostra pace, assieme all’onestà dei sentimenti sposati con fieri

principi. 

” Il villeggiante stagna nel fondo delle valli come l’acqua di una

palude . La più breve salita gli fa venire il cardiopalma .

Si lagna che il bosco- Eden d’ogni delizia e meta d’ogni escursione

– non è mai abbastanza vicino. 

In certi paesi per arrivare al bosco, bisogna attraversare il torrente ;

in altri la strada . Ce ne sono perfino di quelli, impossibili, dove

per trovare il bosco bisogna rassegnarsi a discendere le scale.

Della montagna ha un concetto limitato in alto dalle cime che

vede dalla finestra, e in basso dalla strada principale del paese.

Il resto non lo riguarda : tutti sanno benissimo che lui è venuto

in montagna per riposare !

 …. Giungono in comitiva schiamazzanti, esilerati dalla leggerezza

dell’aria e della fatica. Subito si affannano a far telefonate, e scrivere

brevi cartoline e timbrar molte carte ( se non i vestiti o la faccia )

col timbro del rifugio.

Dicono di avere un appetito inverosimile, ma bevono l’aperitivo, e 

si lagnano se il pane è duro. 

Non hanno né equità né criterio : mentre considerano la loro

passeggiata una rara prodezza ……

Il rifugio per loro è una meta fornita d’ogni comodità : 

da dove sia giunta che importa ? ” 

( G. Mazzotti, La montagna presa in giro, Nuovi Sentieri Ed. )

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