GIULIANO LAZZARI

AMMAZZARE IL TEMPO (alla ricerca dell’alchimia della vita) (7)

 

Precedenti capitoli:

Ammazzare il Tempo (1)

Ammazzare il Tempo (2)

Ammazzare il Tempo (3)

Ammazzare il Tempo (4)

Ammazzare il Tempo (5)

Ammazzare il Tempo (6)

Prosegue in:

Ammazzare il Tempo (chi lo ha ucciso?) (8) &

La freccia del Tempo (Prima)  &  (Seconda parte)

Foto del blog:

In memoria di J. Ruskin… (1)  &  (2)

Ammazzare il Tempo (1)  &  (2)

Decifrare l’uomo che fu e sarà (1)  &  (2)

Da:

i miei libri

 

 

 

 

 

 

 

Celeste virtù che muta la dura materia nella sua fondamentale

costituzione, si che divenga atta a generare, a ricevere le virtù

infuse nelle acque dei forti metalli, come riceve e accetta la vir-

tù informativa dell’embrione.

Ragione di scherno ai filosofi, da parte di coloro che hanno

compreso che la celeste virtù è comune in ogni natura elemen-

tata, e che per la sua grandissima nobiltà in ogni tempo riceve

determinazione. Nelle cose composte tanto s’influisce per arte

quanto per natura: e ciò avviene per virtù naturale.

 

 

Noti ancora ogni artefice che la natura non può operare se non

alla successione di cose minime, né può ricevere virtù, se  non

col successo della sua operazione; perché non possono le

costellazioni sopportare alcuna fermezza di punto temporale,

la quale immediatamente non muti: dato il tempo minimo della

costellazione rispetto alla rivoluzione dei circoli.

 

 

Lasciata, adunque, da parte, la cognizione dei movimenti stel-

lari nella qualità e quantità, e servendoci dell’Arte, prepariamoci

a ricevere a investigare le sopradette virtù celesti che sono co-

muni a tutte le cose inferiori, e fermiamole nell’acqua grande

delle virtù minerali, al fine di moltiplicarne le virtù in breve tem-

po, e fissarle in ciò che si chiama Quinta Essenza, umana

medicina, o pietra preziosa al suo termine.

 

 

La virtù celeste è comune alla materia prima, e vi fu compe-

netrata per il regolare corso delle cose di natura, ma essa è

moltiplicabile per mezzo dell’arteficio dell’ingegno, col fuoco;

e, per l’istinto attrattivo, riceve virtualmente le potenze terribili,

con le quali si colma la cosa vacua, e le quali penetrano per

l’influenza penetrativa sottile, insieme ad altre potenze, nella

materia spirituale assottigliata sino alla semplicità.

 

 

Intendi pure, che tale attrazione delle semplici virtù, sta insie-

me con le virtù materiali, perché con essa operiamo nella ma-

teria, mentre non possono in alcun tempo attrarsi se non le

materie concordevoli, e simili in natura materiale.

Operiamo con cautela, e sino a certo punto, in modo che la

materia non ne rimanga divisa, che puossi ottenere per la

grande e potente sottilità delle essenze reali del cielo e dei

pianeti.

 

 

Quindi la generale virtù, e quella insita alla natura inferiore,

influiranno di continuo nelle singole materie. Ed avviene che

piglino certa determinazione, a causa del concorso celeste,

e tengano le cose materiali come gli spiriti l’anima, e seguo-

no la virtù in quel suo orientarsi, secondo il genere della ma-

teria nella quale sono infuse.

(Raimondo Lullo)

(Foto del blog: Don Komarechka) 

 

 

 

 

 

AMMAZZARE IL TEMPO (alla ricerca dell’alchimia della vita) (7)ultima modifica: 2016-01-18T00:00:16+01:00da
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