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Una sola volta, alcuni ribelli, gli abitanti di
Wounded Knee, un piccolo villaggio del Sud
Dakota (chiesa, qualche baracca di legno, bottega
dove c’è di tutto) hanno dissotterrato l’ascia per
ingaggiare battaglia contro i Federali.
Fu qui, sul crinale dei Pini, che nel 1890 il
Settimo Cavalleria si scatenò per l’ultimo massacro.
Quella del Red Power è, di solito, una rivoluzione che
non intende organizzare la violenza, ma suscitare
rimorsi.
Frank James, nome americano, ma sangue indiano,
superstite della tribù dei Wampanoag, ha lanciato un
proclama che non è un inno di guerra, ma una requisi-
toria:
– Io vi parlo da uomo e da wampanoag, orgoglioso
della sua ascendenza. Questo è per voi momento di
celebrazioni. Per me è tempo di tristi ricordi. I miei
antenati accolsero con amicizia i vostri, e commisero il
loro più grande errore. Nell’istante in cui aprivano le
braccia all’uomo bianco, non sapevano che lì a 50 anni
la tribù Wampanoag sarebbe stata eliminata dagli
ospiti. Che cosa è accaduto? La storia ci parla di atrocità.
Il mio popolo, come tutte le nazioni indiane, è stato
perseguitato, avvelenato, affamato, massacrato,
DISTRUTTO. I libri dicono che ci fu lo scontro fra due
culture. La verità è che voi avete dimenticato troppo
spesso che l’indiano è un uomo come il bianco.
L’indiano sente il dolore, conosce la paura,sogna
soffre di solitudine, ha bisogno di ridere e di piangere.
E’ stato invece trattato, per secoli, da selvaggio, da
animale. Il nostro popolo si è chiuso in se stesso, è
diventato il popolo del silenzio. Ma ora abbiamo deciso
di parlare, di guardare in faccia la verità. Noi siamo
indiani: gli anni han cancellato il nostro passato, la nostra
lingua è quasi estinta, noi siamo dispersi e confusi, abbiamo
perduto le nstre terre, siamo stati sconfitti e conquistati.
Ma il nostro spirito rifiuta di morire. Ieri camminavamo
per i sentieri e le piste sabbiose. Ci avete rincorso peggio
se fossimo stati lupi. Ci avete calunniato peggio del ladri.
Ci avete perseguitato peggio di qualsiasi animale. Ci avete
teso trappole e imboscate, affamato, e ridotto brandelli.
Avete giurato il falso e vi siete divertiti alle nostre spalle.
Ci avete rubato tutto quello che era nostro. Avete confuso
la verià con la calunnia. Vi siete alleati con i peggiori aguzzini.
Oggi dobbiamo calcare l’asfalto delle autostrade, anche lì
avete tentato un’ultima INFAMIA!
(Enzo Biagi, America)