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Negli incubi tedeschi, anche lo spionaggio ha il suo posto:
nel 73 scoprirono 315 casi, che si moltiplicarono l’anno se-
guente: 1788.
Credono che 10.000 agenti dell’Est, in maggioranza provenienti
dalla Germania Orientale, agiscano, più o meno indisturbati
per carpire i segreti della tecnologia capitalistica, e degli arma-
menti della Bundeswehr.
Quando varcate la frontiera, il vostro passaporto (se non ve lo
hanno rubato prima) passa davanti a una piccola telecamera che
in pochi secondi lo trasmette a una centrale di Wiesbaden che
subito risponde se siete un ricercato o meno.
Ma è difficile individuare coloro che, favoriti dalla lingua e dal-
la grande emigrazione che ha preceduto il muro, si mimetizzano
nella folla.
E’ l’intricato compito di Richard Meier, il capo del controspionag-
gio, un servizio che ha un nome burocratico e grigio: Dipartimen-
to per la difesa della Costituzione. Il suo rivale maggiore è ritenu-
to il sovietico Juri Andropov, che guida il potente KGB.
E’ tanto scabroso il suo lavoro, che il cancelliere Willy Brandt te-
neva accanto a sé un ex fotografo, piazzista di manichini, sommoz-
zatore occasionale, venditore ambulante di salsicce per ragioni
di sopravvivenza, o di mimetizzazione, che nel 56 era scappato
da Ulbricht, si era iscritto tra i socialdemocratici, aveva fatto car-
riera, e Willy se lo era preso accanto affidandogli l’incarico di
curare le relazioni col partito e il sindacato.
Quanto a Gunter Guillaume, gran lavoratore, grassoccio, stem-
piato, occhiali, compostamente vestito con abiti confezionati,
discreto ed efficiente, i segreti li andava a cercare sulle scrivanie
e in camera da letto, e le precise segretarie dell’ambasciatore di
Bonn a Berlino Est, o del capo della sezione economica della
Cancelleria, davanti a questo fascino insistente, non nasconde-
vano nulla.
Probabilmente Brandt faceva altrettanto, anche se quando lo
scandalo scoppiò disse:
– Non mi piaceva perché lo ritenevo soprattutto limitato.
Limitato ma tenace: accompagnava il suo superiore ogni dome-
nica nella solitaria passeggiata tra i boschi di Venusberg, lo se-
guiva in vacanza nelle ventose spiagge di Norvegia.
Quando una mattina di buonora alla modesta abitazione di Herr
Guillaume si presentarono due personaggi dai modi spicci, che
lo invitarono a seguirli, lo spione non si scompose:
– Signori,
disse…
– Sono un ufficiale dell’Armata Popolare della Repubblica Demo-
cratica Tedesca. Desidero essere trattato con riguardo….
(prosegue….)