Precedente capitolo:
Prosegue in:
Il bibliofilo raccoglie libri per avere una biblioteca.
Sembra ovvio, ma la biblioteca non è una somma di libri, è un
organismo di libri, è un organismo vivente con una vita auto-
noma.
Una biblioteca di casa non è solo un luogo in cui si raccolgono li-
bri: è anche un luogo che li legge per conto nostro.
Mi spiego.
Credo che sia capitato a tutti coloro che hanno in casa un numero
abbastanza alto di libri di vivere per anni con il rimorso di non
averne letti alcuni, che per anni ci hanno fissato dagli scaffali co-
me a ricordarci il nostro peccato di omissione.
A maggior ragione accade con una biblioteca di libri rari, che ta-
lora sono scritti in latino o addirittura in lingue ignote.
….Naturalmente il bibliofilo, anche e specie colui che colleziona
libri contemporanei, è esposto all’insidia dell’imbecille che ti en-
tra in casa, vede tutti quegli scaffali, e pronuncia:
– Quanti libri! ….. Li hai letti tutti?
L’esperienza quotidiana ci dice che questa domanda viene fatta
anche da persone dal quoziente intellettivo più che soddisfacen-
te.
Di fronte a questo oltraggio esistono, a mia scienza, tre risposte
standard.
La prima blocca il visitatore e interrompe ogni rapporto, ed è:
– Non ne ho letto nessuno, altrimenti perché li terrei qui?
Essa però gratifica l’importuno solleticando il suo senso di su-
periorità e non vedo perchè si debba rendergli questo favore.
La seconda risposta piomba l’importunato in uno stato d’inferio-
rità:
– Di più, signore, molti di più!
La terza è una variazione della seconda e la uso quando voglio
che il visitatore cada in preda a doloroso stupore.
– No,
gli dico,
– quelli che ho già letto li tengo all’università, questi sono quelli
che debbo leggere entro la settimana prossima…..
(U. Eco, La memoria vegetale, Ed. Rovello, Milano)