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XIX. Letta che fu la confessione, el capitano si tornò dentro, non dando
sentenzia, come è usanza agli altri, e niuno ordine si tenne a lui, che
s’usasse di tenere agli altri che vanno alla giustizia.
Tornato che fu il capitano dentro, la famiglia con grande impeto lo
trassono fuori della porta del capitano, e rimase tutto solo, tra’ mascalzoni,
scalzo, con una gonnelluccia in dosso, parte de’ bottoni; e andava
col passo larghetto e col capo chinato, dicendo ufficio, che veramente
parea uno de’ martiri: e tanto popolo v’era che appena si potea
vedere.
Et a tutti increscendone, diceano:
deh! non voler morire!
Et esso rispondea:
io voglio morir per Cristo.
E dicendogli:
oh! tu non muori per Cristo!
Et esso dicea:
per la verità.
E alcun gli dicea:
oh! tu non credi in Dio!
E esso rispondea:
io credo, e nella vergine Maria, e nella santa Chiesa.
E alcuno gli dicea:
sciagurato, tu ài il diavolo a dosso che ti tira.
Ed e’ rispondea:
Iddio me ne guardi.
E così, andando, rispondea di rado, e non rispondea se non alle
cose che gli pareano di necessità, e rade volte alzando gli occhi
altrui.
XX. E quando giunse dal canto del Proconsolo, essendovi grande
romore del popolo che traeva a vedere, e alcuno fedele, veggendolo,
si mischiò tra gli altri dicendo:
Frate Michele, priega Iddio per noi.
A’ quali egli, alzando gli occhi, disse: andate che siate benedetti,
cattolici cristiani.
XXI. E da’ Fondamenti di santa Liperata, dicendogli alcuno:
sciocco che tu se’, credi nel papa.
E que’ disse, alzando il capo:
voi ve n’avete fatto Iddio di questo vostro papa; come vi conceranno
ancora!
E più oltre, essendogli anche detto, e esso disse, quasi sorridendo:
questi vostri paperi v’ànno ben conci!
Onde molti meravigliandosi diceano:
e’ va alla morte allegramente!
XXII. Quando giunse a santo Giovanni, essendogli detto:
pentiti, non voler morire.
Et esso dicea:
io mi pento de’ peccati miei.
Ed alcuno gli dicea:
campa la vita.
E esso dicea:
campare i peccati.
XXIII. E di là dal Vescovado, dicendogli alcuno:
tu non ti raccomandi a persona che prieghi Iddio per te!
Et esso con voce alta:
io priego tutti i fedeli cristiani cattolici che prieghino Iddio
per me.
XXIV. E da Mercato Vecchio a Calimala, essendogli detto:
campa, campa;
et esso, rispuose:
campate lo ‘nferno, campate lo ‘nferno, campate lo ‘nferno.
XXV. E giungendo in Mercato Nuovo, essendogli detto:
pentiti, pentiti;
ed e’ rispondea:
pentitevi de’ peccati, pentitevi de l’usure, delle false mercatanzie.
XXVI. E in su la piazza de’ Priori, essendogli detto:
pentiti di cotesto errore, non voler morire;
ed e’ diceva:
anzi è la fede cattolica, anzi è la verità, alla quale è obbligato
ciascuno cristiano.
XXVII. E alla Piazza del Grano, essendovi molte donne alle
finestre, e tavolieri, et gente che giucava, gli diceano:
pentiti, pentiti;
e que’ diceva:
pentitevi de’ peccati de l’usure, del giucare, delle fornicazioni.
E più oltre dicendogli molti:
non voler morire, sciocco che tu se’;
ed egli diceva:
io voglio morir per Cristo.
Et uno, infra gli altri, gli andò dando briga per più d’una balestrata,
dicendogli:
tu se’ martire del diavolo; credi tu saper più che tanti maestri; credi
tu che se ‘l maestro Luca conoscesse che cotesta fosse la verità, che
volesse perdere l’anima? vuogli tu sapere più di lui, che non sai
leggere a petto a lui!
Ed e’ disse:
se bene mi ricorda, il maestro Luca sa bene che tiene cotanti danari
contro alla regola sua, e non gli lascia!
E colui dicendogli:
oh! voi dite che noi siamo battezzati nè cristiani!
Ed e’ disse, guatandolo:
anzi dico che voi siete cristiani e battezzati, ma non fate quello che
dee fare il cristiano.
E colui cominciò a dire:
voce di popolo, voce di Dio.
Ed e’ disse:
la voce del popolo fece crocifiggere Cristo, fè morire santo Pietro.
E qui gli fu data molta briga.
Chi diceva:
egli à il diavolo a dosso.
Chi:
egli muore eretico.
Quegli rispondea:
eretico non fu’ mai, nè voglio essere.
E qui chiamandolo uno fedele per nome, gli disse che pensasse
alla passione di Cristo.
Et esso si rivolse con volto lieto, e disse:
o fedeli cristiani cattolici, pregate Iddio che mi facci forte.