(Circa 13 secoli dopo, uno dei tanti dialoghi)
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Diciamo, pronuntiamo e dichiariamo che tu, Galileo sudetto,
per le cose dedotte in processo e da te confessate come sopra,
ti sei reso a questo S. Off.o vehementemente sospetto d’heresia,
cioè d’haver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre
e divine Scritture, ch’il sole sia centro della terra e che non si muova
da oriente ad occidente, e che la terra si muova e non sia centro del
mondo, e che si possa tener e difendere per probabile un’opinione
dopo esser stata dichiarata diffinita per contraria alla Sacra Scrittura;
e conseguentemente sei incorso in tutte le censure e pene dai sacri
canoni et altre constitutioni generali e particolari contro simili
delinquenti imposte e promulgate. Dalle quali siano contenti sii
assoluto, pur che prima, con cuor sincero e fede non finta, avanti
di noi abiuri, maledichi e detesti li sudetti errori et heresie et
qualunque altro errore et heresia contraria alla Cattolica ed
Apostolica Chiesa, nel modo e forma che da noi ti sarà data.
Et acciocché questo tuo grave e pernicioso errore e transgressione
non resti del tutto impunito, et sii più cauto nell’avvenire et assempio
all’altri che si astenghino da simili delitti, ordiniamo che per pubblico
editto sia prohibito il libro de’ Dialoghi….
Ti condanniamo al carcere formale in questo S.o Off.o ad arbitrio nostro;
e per penitenze t’imponiamo che per tre anni a venire dichi una volta la
settimana li sette Salmi penitentiali : riservando a noi facoltà di moderare,
mutare, o levar in tutto o parte le sodette pene e penitenze.
Ad nostro piacimento come meglio si aggrata alla nostra Sant.ma
inquisitione.
Et così diciamo, pronuntiamo, sententiamo, dichiaramo, ordiniamo e
reservamo in questo et in ogni altro meglior modo e forma che di ragione
potemo e dovemo, in codesto Italico paese.
(Documenti del processo)