IL ROSSO IL NERO…E L’ERETICO (3)

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l'eretico

 







….E se dovessimo giudicare questi ‘legislatori’ in base ai puri effetti delle

loro azioni, senza considerare, in parte, le loro intenzioni, meriterebbero

di essere trattati e puniti come quei banditi che intralciano i binari.

Ma per parlare chiaramente e da cittadino, io, a differenza di coloro che

si dichiarano anarchici, non chiedo un’immediata abolizione del governo,

ma chiedo immediatamente un governo migliore. 

 

l'eretico


Che ognuno faccia sapere che tipo di governo ispirerebbe il suo rispetto:

sarà il primo passo per riuscire ad averlo. Dopo tutto, la ragione concreta

per cui – una volta che il potere sia nelle mani del popolo – si permette

a una maggioranza di governare per un lungo periodo di tempo, non

sta nella considerazione che essa sia nel giusto, né che ciò sembri giusto

alla minoranza. Il fatto è che la maggioranza è fisicamente più forte. 

 

l'eretico


Ma un governo nel quale in ogni caso comanda la maggioranza non può

essere basato sulla giustizia, neppure entro i limiti in cui la intendono

gli uomini.

Non può esistere un governo dove non sia la maggioranza a stabilire,

virtualmente, il giusto e lo sbagliato, ma la coscienza? In cui la 

maggioranza decida soltanto in merito alle questioni alle quali si

applichi la regola dell’opportunità? O il cittadino deve sempre – anche

solo per un momento – rimettere la propria coscienza a quella del

legislatore? Ma allora perché ogni uomo ha una coscienza?

Dovremmo essere prima di tutto uomini, e poi sudditi.

 

l'eretico


Non c’è da augurarsi che l’uomo nutra rispetto per la legge, ma che 

sia devoto a ciò che è giusto. Il solo abbligo che ho il diritto di arrogarmi

è quello di fare sempre e comunque ciò che ritengo giusto.

E’ abbastanza vero quanto si dice delle corporazioni – e cioè che non

hanno coscienza; ma tuttavia una corporazione costituita da uomini

coscienziosi è pur sempre una corporazione con una coscienza.

La legge non ha mai reso gli uomini più giusti, neppure un po’;

anzi, proprio a causa del rispetto delle leggi perfino gli uomini di

buoni princìpi si trasformano quotidianamente in agenti di ingiustizia.

 

l'eretico


Ecco un esempio comune e innaturale dell’irragionevole rispetto che

si ha per la legge: capita di vedere una colonna di soldati – colonnello,

capitano, caporale, soldati e trasportatori di munizioni – tutti in marcia,

andare in guerra per monti e valli, contro la loro stessa volontà e

persino contro il loro buon senso e la loro coscienza.

Cosa che rende la marcia davvero faticosa, che fa palpitare il cuore.

Non hanno alcun dubbio sul fatto di trovarsi in un maledetto pasticcio;

sono tutti uomini pacifici.

Ma ora, cosa sono?

Forse uomini?

O piuttosto fortini e magazzini ambulanti di munizioni e armi, al servizio

di qualche potente senza scrupoli?

Andate all’arsenale e prendete un marine: ecco gli uomini che il governo

americano riesce a creare.

Vedete come può ridurli.

Mere ombre, vaghi ricordi d’uomini, uomini ancora vivi e già sepolti sotto

le armi, con tanto di cortei funebri, anche se, a volte, può accadere che 

 

Non un tamburo echeggiava, non una nota funebre,

mentre in fretta trasportavamo il suo cadavere al riparo;

non un soldato sparò un colpo d’addio.

 Sopra il sepolcro dove seppellimmo il nostro eroe.

 

Nella maggior parte dei casi non vi è alcun libero esercizio né della

facoltà di giudizio né del senso morale; si mettono al livello del legno,

della terra e della pietra. Forse, si potrebbero addirittura fabbricare

uomini di legno che servano altrettanto bene la causa. 

 

l'eretico


Uomini simili non incuterebbero maggior timore se fossero fatti di 

paglia o di sterco. In un certo senso hanno lo stesso valore dei cani

e dei cavalli. E ciò nonostante, uomini simili sono comunemente

ritenuti essere buoni cittadini.

Altri invece – come la maggior parte dei politicanti, dei legislatori,

degli avvocati, dei preti e dei burocrati – servono lo Stato soprattutto

con la testa; e data la loro ritrosia nel compiere distinzioni morali,

hanno le stesse probabilità di servire Dio come il Diavolo, ma

sempre senza volerlo. 


l'eretico


Pochissimi invece – eroi, patrioti, riformatori in senso ampio e uomini

– servono lo Stato con la loro coscienza; e così, necessariamente, si

trovano in contrasto col governo, che è solito trattali alla stregua di

nemici.

Un uomo saggio servirà solo come uomo e non si piegherà a essere

‘argilla’ né a ‘tappare un buco per non far entrare il vento’, ma piuttosto

lascerà questo compito alle sue ceneri:

 

Sono di nascita troppo nobile per diventare proprietà di qualcuno,

per essere il secondo al comando, o bravo servo e strumento, di

qualsiasi Stato sovrano al mondo….

(H.D. Thoreau, Uomini non sudditi)

Dello stesso autore:

vita-senza-principi.html

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l'eretico

 

IL ROSSO IL NERO…E L’ERETICO (3)ultima modifica: 2012-05-07T00:00:00+02:00da giuliano106
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