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(Foto di David Goldblatt)
L’assassinio del presidente Kennedy dovrebbe provocare nella
nostra nazione un profondo esame di coscienza.
Lo sparo venuto da quell’edificio di cinque piani può essere li-
quidato come il gesto isolato di un pazzo. L’onestà ci induce
a ricercare oltre la mente malata dell’esecutore di quest’azio-
ne spregevole.
Chidersi ‘Chi ha ucciso il presidente Kennedy?’ è importante,
ma chiedersi ‘Che cosa lo ha ucciso?’ è più importante.
Il nostro defunto presidente è stato assassinato da un clima
morale inclemente. Un clima saturo degli impetuosi torrenti
delle false accuse, dei venti conflittuali dell’odio, dell’imper-
versare di bufere di violenza.
Un clima in cui gli uomini non riescono a mostrare disaccor-
do se non in modi sgradevoli, ed esprimono il dissenso con la
violenza e l’assassinio.
….Tutti noi, in un certo senso, abbiamo preso parte a quell’at-
to orrendo che ha offuscato l’immagine della nostra nazione.
Ci siamo resi complici con il silenzio, mostrandoci pronti a
sacrificare i principi nei compromessi, cercando sempre di
curare il cancro dell’ingiustizia razziale con la vasellina del
gradualismo, essendo pronti a lasciare che le armi fossero
comprate a volontà e usate a capriccio, permettendo agli
schermi del cinema e della televisione di insegnare ai nostri
figli come l’eroe sia il maestro nell’arte di sparare e nella tec-
nica dell’uccidere: lasciando accadere tutto questo abbiamo
creato un’atmosfera in cui la violenza e l’odio sono diventa-
ti passatempi popolari.
Perciò la morte del presidente Kennedy dice qualcosa di im-
portante a ciascuno di noi. Dice qualcosa a tutti i politici che
hanno alimentato i propri elettori con il pane secco del razzi-
smo e la carne guasta dell’odio……
Dice qualcosa a tutti i religiosi che hanno visto i mali del raz-
zismo e sono rimasti in silenzio, al sicuro dietro la protezione
delle vetrate istoriate……
Dice qualcosa ai devoti dell’estrema destra che hanno vomita-
to parole velenose contro la Corte suprema e le Nazioni Unite,
marchiando con l’apiteto di comunista tutti quanti avessero
un’opinione diversa……
Dice qualcosa a una filosofia comunista mal indirizzata, secon-
do cui il fine giustificherebbe i mezzi, e la violenza e l’abolizio-
ne della libertà fondamentale sarebbero metodi giusticabili per
conseguire il fine di una società senza classi……
…..A tutti noi dice che se il virus dell’odio………
(Martin Luther King jr, I have a dream)