UNA RIVOLUZIONE IN CAMPO LETTERARIO

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Innanzitutto, l’origine del libro.

E’ Stevenson stesso a dirci che lo spunto proviene da un sogno, in

un periodo nel quale, a Bournemouth, nel 1885, se ne stava a letto

in preda ai farmaci per curarsi da una serie di emorragie polmonari.

Un bonario e sconosciuto medico vittoriano che, per effetto di una

strana pozione da lui stesso preparata, subisce la trasformazione

in un bieco individuo senza freni inibitori.

Un sogno, dunque, più una malattia, più una terribile scoperta,

sono all’origine di questo breve, memorabile romanzo.

Dopodiché dobbiamo constatare la straordinaria qualità della

lavorazione di questa materia prima.

I risultati ottenuti spingono il breve romanzo nel territorio del

capolavoro ed innumerevoli gli spunti, non solo nel campo 

letterario, ma anche scientifico. 

una rivoluzione in campio letterario

Ad un certo punto della ‘Struttura delle rivoluzioni scientifiche’,

Kuhn fomulò quest’affascinante ipotesi:

 

Se ho ragione a ritenere che ogni rivoluzione scientifica alteri la

prospettiva storica della comunità che ne fa esperienza, allora

quel mutamento di prospettiva dovrebbe avere conseguenze sulla

struttura dei manuali e delle pubblicazioni scientifiche del periodo

postrivoluzionario. Un effetto come questo – una modificata

distribuzione della letteratura tecnica citata nelle note a piè di pagina

dei rapporti scientifici – dovrebbe essere studiato come un possibile

indice del verificarsi di rivoluzioni.

 

Kuhn non approfondì il discorso, ma non è difficile immaginare lo

sviluppo dell’ipotesi.

Lo scienziato assimila i principi della propria disciplina, sia questa

fisica delle particelle, la genetica o la cosmologia, e quando pubblica

una relazione cita una serie di testi che consentono agli addetti ai

lavori di collocare le sue terire nella rete locale di ‘buone idee’ della

disciplina in questione.

Più o meno indirettamente, le citazioni collegano le relazioni di

ricerca in maniera tale da indurle a rispecchiare la struttura del

paradigma, anche se le singole idee, di per sé, vivono nell’atmosfera

rarefatta della mente umana.

Le citazioni consentono di analizzare la natura dei cambiamenti

nella rete teorica.

Prendiamo come esempio i geofisici.

Quando si verifica un terremoto, misurano la magnitudo del sisma

con le onde dei sismografi e la magnitudo, a sua volta riflette il

grado di assestamento della struttura della crosta terrestre: i 

terremoti violenti producono un assestamento più estensivo del

paesaggio di quelli lievi.

Il terremoto avviene quando due blocchi rocciosi lungo un breve

segmento di faglia cominciano a scivolare, ma quanto intenso sarà

il sisma non dipende dall’evento in sé, bensì dal punto in cui 

avviene: potrebbe infatti comportare solo una limitata catena di

slittamenti nelle rocce contigue oppure interessare una delle lunghe

dita di instabilità che percorrono un esteso tratto di crosta.

Analogamente, ogni relazione scientifica (e non) è un insieme di

idee che, nel momento in cui viene introdotto nel paradigma

preesistente, provoca un piccolo o grande assestamento.

Per fortuna è facile ripercorrere la storia di una teoria basandosi

sull’eco che ha avuto sulla stampa.

Se per esempio prendiamo un articolo sulla teoria quantistica dei

campi pubblicato nel dicembre del 1967, potremo facilmente

scoprire chi da quella data in avanti l’ha citato.

Nel 1998 il fisico Sidney Redner, dell’università di Boston, condusse

una ricerca del genere su un campione di ben 783.339 articoli usciti

nel 1981. Naturalmente bisogna analizzare le relazioni pubblicate 

qualche anno prima della data ‘d’arrivo’ scelta, per lasciare a quelle

destinate a essere molto citate il tempo di acquisire risonanza; è

infatti chiaro che, se non si procedesse così, le cifre non darebbero 

la misura delle relazioni suscitate.

(Prosegue in Pagine di Storia)

 

 

una rivoluzione in campio letterario

     

UNA RIVOLUZIONE IN CAMPO LETTERARIOultima modifica: 2011-10-10T21:00:00+02:00da giuliano106
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