Precedente capitolo:
il-racconto-della-balena-mar-dei-massacri-8.html
(Colgo l’occasione, per un saluto caloroso, al Capitano Achab e alla
sua ciurma di fieri ….ubriaconi…, una dedica affettuosa a loro e alla
allegra e stimata Compagnia della ditta….., o meglio di tutte le Ditte
dove vi è un ‘Achab’ a guidarle, è una ciurma di reietti ad obbedire,
ed un albero maestro dove cogliere il suo doblone….di bronzo….)
….Ma la caccia prosegue….
Questi galleggiarono via, con le estremità spezzate nell’acqua, e
l’equipaggio, nel relitto a poppa, attaccato ai parabordi, che cercava
di tenersi stretto ai remi per legarli di traverso.
Nel momento precedente, prima che la lancia venisse spezzata, Achab,
che fu il primo a intuire l’intento della balena dal suo astuto sollevare
la testa, movimento che ne sciolse la presa per un momento, proprio
allora aveva fatto con la mano uno sforzo finale per spingere la lancia
fuori dalla morsa. Ma scivolando invece di più tra le fauci della balena
e inclinandosi di fianco mentre scivolava, la lancia aveva travolto la sua
presa sulla mandibola, l’aveva rovesciato fuori mentre si piegava per
dare la spinta, e così Achab cadde in mare a faccia in giù.
Ritraendosi dalla preda, tra un ribollimento di spuma, Moby Dick ora
stette poco distante, spingendo verticalmente il BIANCO capo oblungo
su e giù nei flutti, e contemporaneamente, rivoltando adagio tutto il
corpo affusollato sicché, quando la vasta fronte rugosa si alzò qualcosa
come venti piedi e più fuori dall’acqua, le ondate che ora si sollevavano,
insieme con tutte le onde confluenti, vi si infransero contro scintillanti,
gettando per vendetta la loro spuma infranta ancora più alta, nell’aria.
Così, nella tempesta, i marisi della Mania a metà sventati indietreggiarono
dalla base dell’Eddystone, soltanto per scavalcare trionfalmente la
sommità, con i loro rovesci.
Ma subito, riassumendo la sua posizione orizzontale, Moby Dick prese
a nuotare tutt’intorno all’equipaggio naufragato, sbattendo l’acqua dai
lati nel solco di vendetta, come se si sferzasse per prepararsi a un altro
e più mortale assalto.
(Melville, Moby Dick)