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Da:
Ricevo da trent’anni una media di una dozzina di lettere
all’anno da sconosciuti che si ricordano di me, o i padri
dei quali si ricordano di quand’ero ragazzo o giavanot-
to.
Però quasi sempre tali lettere mi deludono.
Non ho conosciuto queste persone e nemmeno i loro pa-
dri. I nomi che menzionano non li ho mai sentiti; i ricordi
sui quali richiamano la mia attenzione non hanno avuto
parte nelle mie esperienze; tutto ciò significa che questi
sconosciuti mi scambiano per qualcun altro.
Ma finalmente questa mattina ho il conforto di ricevere
una lettera di un uomo che cita nomi che da ragazzo mi
furono familiari. Il mio corrispondente acclude un ritaglio
di giornale che da quattro o cinque settimane compare qua
e là nella stampa e vorrebbe sapere se suo fratello, il Capi-
tano Tonkray, fu davvero l’originale di ‘Huckleberry Finn’.
Ho risposto che ‘Huckleberry Finn’ era Tom Blankenship.
Poiché chi mi scrive evidentemente conobbe la Hannibal
degli anni 1840/50, ricorderà agevolmente Tom Blanken-
ship.
Il padre di Tom fu per un certo tempo il Beone della Città,
funzione non ufficiale ma quanto mai precisa di quei tem-
pi.
Per il vero, succedette al ‘Generale’ (non rammento il no-
me del ‘Generale’, ….. scritto e letto tanti anni fa’….) e per
un certo periodo fu l’unico e solo depositario di questo uf-
ficio; poi Jimmy Finn dimostrò la sua attitudine e gli dispu-
tò il posto, sicché a Hannibal si ebbero due ubriaconi allo
stesso tempo: e questo causò al villaggio (non certo sobrio)
altrettanti guai di quanti ne subì la cristianità nel XIV seco-
lo, allorché si ebbero due Papi contemporaneamente.
In Huckleberry Finn ho ritratto Tom Blankenship esatta-
mente com’era.
Era ignorante, sporco, denutrito; ma aveva il miglior cuore
che mai ragazzo abbia avuto. Godeva di libertà illimitata.
Fra i ragazzi e fra gli uomini era la sola persona realmente
indipendente della comunità, e di conseguenza era sempre
placido e felice ed era invidiato da noialtri.
Ci piaceva molto e godevamo la sua compagnia.
E poiché la sua compagnia ci era stata proibita dai nostri
genitori, il divieto ne triplicava o quadruplicava il valore,
sicché la ricercavamo e stavamo con lui più che con qual-
siasi altro ragazzo.
(Prosegue…. – la staccionata – …..)