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Dal mare… venimmo… (1) & (2) &
L’equazione del Tempo (1) & (2)
Da:
… Lo Snark salpò dalle Fiji sabato..19 Novembre..e il giorno
dopo, Domenica, sulla distesa oceanica, fuori dalla vista del-
la terra, diedi inizio al mio tentativo di scoprire la mia posi-
zione tramite un’osservazione cronometrica per la longitudi-
ne e un’osservazione meridiana per la latitudine (e solitu…),
prima o dopo Domenica?….
L’osservazione cronometrica fu effettuata la mattina, quando
il sole si trovava a circa 21 gradi sopra l’orizzonte. Guardai nel-
l’Almanacco Nautico e trovai che quello stesso giorno, il … 7…,
il sole era indietro di 1 minuto e 26 secondi e che stava recupe-
rando al ritmo di 14,67 secondi l’ora.
Il cronometro diceva che, nel preciso momento in cui presi l’al-
tezza del sole, erano le otto e venticinque, ora di Greenwich.
Partendo da questo dato, sembrerebbe un gioco da ragazzi cor-
reggere l’Equazione del Tempo….
Sfortunatamente non ero un ragazzo.
Evidentemente, a mezzogiorno, a Greenwich, il sole era in
ritardo di 1 minuto e 26 secondi. Ed altrettanto evidentemente,
se fossero state le undici della mattina, il sole sarebbe stato in
ritardo di 1 minuto e 26 secondi più 14,67 secondi.
Se fossero state le dieci del mattino, si sarebbero dovuti ag-
giungere 14,67 secondi per 2. E se fossero state le 8,25 del
mattino, allora si sarebbero dovuti aggiungere 14,67 secon-
di per 3,5. Senza ombra di dubbio, poi, se invece delle 8,25
del mattino fossero state le 8,25 della sera, allora 14,67 secon-
di per 8,5 avrebbero dovuto essere non aggiunti, ma sottratti;
perché se a mezzogiorno il sole era indietro di 1 minuto e 26
secondi e se stava recuperando su dove avrebbe dovuto esse-
re al ritmo di 14,67 secondi all’ora, allora alle 8,25 della sera sa-
rebbe stato molto più vicino di quanto lo fosse stato a mezzo-
giorno alla posizione in cui avrebbe dovuto essere.
Fin qui tutto bene…….
Ma quelle 8,25 del cronometro erano della mattina o della sera?
Guardai l’orologio dello Snark.
Segnava le 8,09 ed erano certamente della mattina, perché ave-
vo appena fatto colazione. Quindi, se erano le otto della matti-
na a bordo dello Snark, le otto del cronometro dovevano esse-
re diverse da quelle dello Snark.
Ma quali otto erano?
Non possono essere le otto di questa mattina, ragionai; pertan-
to devono essere le otto di questa sera o della sera scorsa.
Fu a questo punto che caddi nel pozzo senza fondo del caos
intellettuale.
Siamo in longitudine est, ragionai, pertanto siamo in anticipo
rispetto a Greenwich. Se siamo in ritardo rispetto a Greenwi-
ch, allora oggi è ieri; se siamo in anticipo su Greenwich, allo-
ra ieri è oggi; ma se ieri è oggi, cosa diavolo è oggi?
Domani?
Assurdo!
Eppure deve essere giusto.
Quando stamattina alle 8,25 presi il sole, i custodi del sole di
Greenwich si stavano giusto alzando dalla cena della sera
precedente.
‘Allora correggi l’Equazione del Tempo per ieri’, dice la mia
mente logica.
‘Ma oggi è oggi’, insiste la mia mente letterale.
‘Devo correggere il sole per oggi e non per ieri’.
‘Però oggi è ieri’, urge la mente logica.
‘Benissimo’, continua la mente letterale, ‘se fossi a Greenwich,
potrebbe essere ieri. A Greenwich accadono cose strane. Ma so,
con la la stessa certezza che so di essere vivi, che sono qui,
ora, oggi, 7 giugno, e che ho preso il sole qui, ora, oggi, 7…….
Quindi devo correggere il sole qui, ora, oggi, 7…….’.
‘Sciocchezze!’ dice bruscamente la mente logica.
‘Lecky dice….’
‘Non preoccuparti di quello che dice Lecky’, interrompe la
mente letterale. ‘Lascia che ti dica cosa dice l’Almanac-
co Nautico.
L’Almanacco Nautico dice che oggi 7…… …o 20……..
povera anima mia…, il sole era in ritardo di 1 minuto e 26 se-
condi e che stava recuperando al ritmo di 14,67 secondi l’ora.
Dice che ieri, 6………, il sole era in ritardo di 1 minuto e 36
secondi e stava recuperando al ritmo di 15,66 secondi all’ora.
Vedi, è ridicolo pensare di correggere il sole di oggi in base
all’orario di ieri.
‘Imbecille!’
‘Idiota!’
Bisticciano così, botta e risposta, finché mi gira la testa e sono
pronto a credere che sono al giorno dopo dell’ultima settima-
na prima della prossima.
Poi mi venne una nuova idea.
Corressi l’Equazione del Tempo per domenica e per sabato,
facendo due operazioni separate e, quando confrontai i risul-
tati riscontrai una differenza di soli quattro decimi di secon-
do.
Ero un altro uomo.
Avevo trovato la via d’uscita dalla cripta……
Lo Snark era grande appena a sufficienza per contenere me e
le mie sensazioni.
Quattro decimi di secondo avrebbero fatto una differenza di
un solo decimo di miglio – la lunghezza di una gomena!…
(J. London, La crociera dello Snark)