Precedente capitolo:
Prosegue in:
prendete-e-mangiatene-tutti-2.html
Nel Tibet esiste un rito tantrico chiamato tchod (gtchod),
che ha una struttura nettamente sciamanica.
Esso consiste nell’offrire la propria carne ai demoni, a che
essi la divorino – il che ricorda singolarmente lo smembra-
mento iniziatico del futuro sciamano ad opera dei ‘demoni’
e delle anime degli antenati.
Ecco il riassunto che ne dà R. Bleichsteiner:
Al suono di un tamburo fatto di crani umani e di una tromba
ricavata da un femore ci si dà alla danza e si invitano gli spiriti
a venire a festeggiare.
La potenza della meditazione fa sorgere una dèe con una spa-
da snudata; essa si slancia su chi offre il sacrificio, lo decapita
lo fa a pezzi; allora i demoni e le belve si gettano su questi a-
vanzi palpitanti, divorandone la carne e bevendone il sangue.
Le parole da pronunciare fan cenno a certi ‘Jataka’, ove si narra
come il Buddha, in una precedente incarnazione, abbia dato
la propria carne ad uomini ed animali e a demoni antropofagi.
Però, malgrado questa affabulazione buddhista – conclude
Bleichsteiner – qui si tratta di un sinistro mistero che risale a
tempi più primitivi.
Ci si ricorderà che un rito iniziatico analogo lo abbiamo già
incontrato fra certe tribù nord-americane.
Nel caso del ‘tchod’ ci troviamo di fronte alla transvalutazio-
ne mistica di uno schema di iniziazione sciamanica.
Il lato ‘sinistro’ riguarda soprattutto le apparenze: si tratta di
fatto, di una esperienza di morte e resurrezione che….come
tutte le altre di questa classe, è ‘terrifica’.
(prosegue….)
(Mircea Eliade)