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– ….. Commovente. Non lo sapevo. E Vito Genovese, il don
Vito Genovese descritto da Mario Puzo che aveva quella
curiosa morale:
‘Può rubare più un avvocato con le sue scartoffie di mille
uomini armati di pistola’,
lo hai mai visto?
– Lo conoscevano i nostri padri, perché lo incontravano per
strada, viveva nel quartiere. Era molto gentile, non attacca-
va briga, non cercava di farsi notare. Tutti lo rispettavano.
Per Natale faceva regali, pacchi e cestini, e aiutava a sfama-
re le famiglie bisognose. Nessuno manifestava mai sentimenti
di ostilità nei suoi confronti.
– Ma perché lo hanno condannato? Pare fosse impegnato nel
gioco, nelle corse, nei sindacati, sembra che la sua potenza si
facesse sentire anche a Hollywood.
– A noi non ha mai fatto del male, non ha mai fatto nulla con-
tro gli italiani della comunità. Non so quale fosse il suo lavo-
ro; forse era contrario al modello di vita che il governo voleva
imporre. Fu ritenuto colpevole in base alla deposizione di un
unico testimone; giurò che Vito vendeva stupefacenti ed era
un grosso trafficante di droga.
Ma non è vero…..
Può darsi che abbia fatto altre cose, ma quella no!
Tra noi, polverine e siringhe non circolavano. Se qualcuno
ne faceva uso o c’era in mezzo, veniva guardato con sospet-
to e spesso anche punito: non volevamo che quella merce
penetrasse nel nostro quartiere, ed era Genovese che control-
lava. Accadde nel 1960, e nel giudizio erano coinvolte 17
persone, tra le quali mio fratello Vincent. Particolare strano:
il caso scoppiò clamorosamente all’avvicinarsi della Conven-
zione repubblicana.
Si sbarazzarono di Vito Genovese, ma non riuscirono a pro-
vare nulla.
– Quando morì, ai funerali ci fu un solo prete: LEI!
– Già. Fu una bella messa, con tanti poliziotti attorno e mol-
ti osservatori che prendevano nota di chi arrivava e dei ma-
fiosi presenti.
MA LEI SA, E’ VERO, CHE LA MAFIA NON ESISTE?
(prosegue in un-business-che-spara-3.html)
(E. Biagi, America)