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così le lenticchie
hanno ispirato simboli,
usanze e proverbi diversi,
se non addirittura opposti.
Il simbolismo più popolare è
quello del ‘piatto di lenticchie’,
ispirato alla Genesi dove si narra
che una volta Giacobbe aveva
cotto una minestra di questi
legumi. Proprio in quel momento
arrivò il fratello Esaù esausto
dopo la lunga giornata di lavoro
in campagna. Vedendo quel
bendidio chiese a giacobbe:
‘Lasciami mangiare un po’
di questa minestra rossa
perché io sono sfinito’.
primogenitura,
propose Giacobbe.
– Che mi serve la
primogenitura se
sto morendo di fame?
Allora Giacobbe
disse:’Giuramelo
subito.
Esaù giurò cedendo
la primogenitura che
gli diede il piatto di
lenticchie.
– A tal punto Esaù
aveva disprezzato la
primogenitura,
commenta la Genesi.
era soltanto carnale,
poiché si trattava della discendenza
spirituale di Abramo: respingere
quel privilegio significava infatti
rinunciare ai doni soprannaturali che
vi erano uniti, era una specie di rinnegato.
Sicché ‘per un piatto di lenticchie’
è diventato un modo proverbiale per
indicare un corrispettivo inadeguato
rispetto al valore di ciò che si dà in
cambio, specie quando lo svantaggioso,
baratto consiste nella rinuncia a un bene
reale per ottenere un’effimera soddisfazione
materiale. Anticamente gli Ebrei le
mangiavano quando erano in lutto, in
ricordo così dicevano – di Esaù’ che
aveva perso ciò che aveva di più
prezioso. Ma quel rapporto con la
morte si ispirava in realtà al fatto
che in tutto il Mediterraneo le
lenticchie, come le fave, erano
simbololicamente collegate al
ciclo di morte-vita della natura.
E addirittura, come spiega Artemidoro, in sogno preannunciavano lutti.
Molti secoli dopo nella Toscana rinascimentale ‘cogliere lenticchie’ era una metafora
della morte e della sepoltura, come spiega un canto popolare che allude alla sconfitta
di Piero Strozzi a Scannogallo,
nel 1555:
O Piero Strozzi,
‘ndu sono i tuoi bravoni’
Al poggio delle Donne,
in quei burroni.
O Piero Strozzi,
‘ndu sono i tuoi soldati?
Al poggio delle Donne,
in que’ fossati.
O Piero Strozzi,
‘ndu sono le tue genti?
Al poggio delle Donne,
a cor le lenti.
(Miti, leggende e simboli di fiori e piante)
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