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in attesa della Northern Pacific (70)
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passati sul lago Walker,
Orso Che Scalcia e i
suoi amici impararono
a danzare la Danza degli
Spettri e poi montarono
sui loro cavalli per tornare
alla ferrovia. Mentre
cavalcavano, il Messia
volò sopra di loro
nell’aria, insegnando
loro canzoni per la
nuova danza.
Giunti alla
li lasciò, dicendo
loro di tornare presso
le loro genti e di
insegnare ciò che avevano
imparato.
Dopo il prossimo
inverno egli avrebbe
portato gli spiriti dei
loro padri perché essi
li incontrassero nella
nuova resurrezione.
Ritornati nel Dakota, Orso Che Scalcia aveva cominciato a
diffondere la nuova danza a Cheyenne River, Toro Basso l’-
aveva introdotta sul Rosebud e altri avevano iniziato a far-
lo a Pine Ridge. La banda di Miniconjou di Piede Grosso,
disse Orso Che Scalcia, era costituita soprattutto da don-
ne che avevano perso i mariti o altri parenti maschi nei
combattimenti con Capelli Lunghi, con Tre Stelle e con
Cappotto d’Orso; esse danzavano fino a svenire perché
volevano riportare in vita i loro guerrieri morti.
Nell’accampamento della cavalleria
sul torrente Wounded
Knee, gli indiani furono
fermati e contati
accuratamente.
Vi erano 120 uomini
e 230 donne e bambini.
A causa della crescente
oscurità, il maggiore
Whitside decise di
attendere il mattino
per disarmare i suoi
prigionieri.
Per essere sicuro
che nessuno
il maggiore mise di
guardia due squadroni
di cavalleria intorno ai
tepee dei Sioux e poi
piazzò i suoi due
Hotchkiss in cima a
un’altura che dominava
l’accampamento.
Questi cannoni
scanalati, che potevano
lanciare cariche
esplosive a più di
messi in posizione
tale da colpire le
tende degli indiani
da un capo all’altro
dell’accampamento.
I soldati di cavalleria
trovarono solo due
fucili, uno dei quali
era un Winchester nuovo
che apparteneva a un
giovane Miniconjou di
nome Coyote
Coyote Nero sollevò il
Winchester sopra la
testa gridando che
aveva pagato molto
denaro per il fucile che
apparteneva a lui.
Alcuni anni dopo
Dewey Beard ricordò
che Coyote Nero era
sordo.
“Se lo avessero lasciato
solo egli sarebbe andato
a deporre il fucile nel
Essi invece lo afferrarono
e lo spinsero in direzione
est. Egli non si preoccupò
nemmeno allora.
Il suo fucile non era
piantato su nessuno.
La sua intenzione era
di mettere giù quel
fucile. Essi si fecero
avanti e afferrarono
il fucile che egli stava accingendo a deporre.
Lo avevano appena circondato quando si udì un colpo di fucile
abbastanza forte”.
“Non saprei dire se qualcuno fu colpito, ma dopo quel colpo ci fu
un gran fracasso”.
“Quel rumore assomigliava molto al suo suono della tela strappata”,
disse Penna Frusta. Colui-Che-Teme-il-Nemico lo descrisse come lo
‘scoppio di un fulmine’.
Falco Rotante disse che Coyote Nero ‘era un uomo pazzo, un giovane
che aveva una cattiva influenza sugli altri e in realtà era una nullità’.
Disse che Coyote Nero sparò col suo fucile e ‘immediatamente i solda-
ti risposero al fuoco e ne seguì un massacro indiscriminato’.
All’inizio del tumulto, il fuoco delle carabine era assordante, e l’aria era
piena di fumo. Fra i moribondi che giacevano accasciati sulla terra gelata
vi era Piede Grosso. Poi il fragore delle armi cessò per un momento, men-
tre piccoli gruppi di indiani e di soldati combattevano corpo a corpo, u-
sando coltelli, mazze e pistole. Poiché solo pochi indiani avevano armi,
dovettero presto fuggire e allora i grandi fucili Hotchkiss sulla collina a-
prirono il fuoco su di loro, sparando quasi un proiettile al secondo, fal-
ciando l’accampamento indiano, facendo a pezzi i tepee con gli shrapnel,
uccidendo uomini, donne e bambini.
“Cercammo di fuggire”, disse Louisse Orsa Astuta “ma essi ci sparavano
addosso come se fossimo bisonti. Io so che vi sono alcune persone bianche
buone, ma i soldati che spararono sui bambini e sulle donne furono infami.
I soldati indiani non avrebbero fatto una cosa simile ai bambini bianchi”.
“Corsi via da quel luogo e seguii quelli che stavano scappano”, disse Haki-
ktawin, un’altra giovane donna.
“Mio nonno, mia nonna e mio fratello furono uccisi quando attraversam-
mo la gola, e poi una pallottola mi trapassò il fianco destro e poi anche il
polso destro e lì mi fermai perché non ero in grado di camminare e dopo
il soldato mi raccolse e si avvicinò una ragazzina si nascose sotto la co-
perta”.
Quando finì l’esplosione di follia, Piede Grosso e più della metà della sua
gente erano morti o erano gravemente feriti; i morti accertati furono 153,
ma molti dei feriti si allontanarono strisciando e morirono in seguito.
Secondo una valutazione, dei 350 Miniconjou che si trovavano lì, i morti,
fra uomini donne e bambini, furono quasi 300.
Fra i soldati vi furono 25 morti e 39 feriti, per la maggior parte colpito
dalle loro stesse pallottole. Dopo che i soldati di cavalleria feriti furono
mandati all’agenzia di Pine Ridge, un distaccamento di soldati si recò sul
campo di battaglia di Wonded Knee, raccolse gli indiani che erano ancora
vivi e li caricò sui carri. Poiché appariva chiaro che prima di sera si sareb-
be scatenata una tempesta di neve, gli indiani morti furono lasciati là dove
erano caduti.
I carri carichi di Sioux feriti raggiunsero Pine Ridge quando era già notte.
Poiché tutte le baracche disponibili erano occupate dai soldati, gli indiani
furono lasciati sui carri scoperti, esposti al freddo intenso, mentre un inetto
ufficiale dell’esercito cercava un riparo.
Infine fu aperta la chiesa episcopale, furono tolte le panche, e il pavimento
fu ricoperto con uno strato di paglia. Era il quarto giorno dopo NATALE
DELL’ANNO DEL SIGNORE 1890.
Quando i primi corpi straziati e sanguinanti furono portati nella chiesa
illuminata dalle candele, quelli che non avevano perso conoscenza pote-
rono vedere gli addobbi natalizi che pendevano dalle travi del soffitto.
Da un capo all’altro del presbiterio, sopra il pulpito, era appeso uno
striscione con la scritta:
– PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ –
(Dee Brown, Seppelite il mio cuore a Wounded Knee)
..Per l’epopea degli indiani….
l’uomo bianco nella terra bianca