Precedenti capitoli:
Prosegue in:
Foto del blog:
Da:
Per anticipare qualcosa di ciò che in seguito stabiliremo
con maggiori dettagli, il comportamento della Gnosi nei
confronti del tempo, e più in generale del mondo, si ca-
ratterizza subito per un moto di rivolta contro il tempo
e contro il mondo quali li concepivano, in modo peral-
tro divergente, l’ellenismo e il cristianesimo, ossia le fi-
losofie o le religioni in cui si diffuse lo gnosticismo e
cui esso si adattò durante i primi secoli della nostra
èra.
Su questo, come su molti altri punti, l’atteggiamento
gnostico è principalmente di negazione. Sicché pos-
siamo definirlo solo rispetto a ciò che si nega.
Dovremo perciò determinare preliminarmente quali
fossero queste concezioni, ellenica e cristiana, del tem-
po cui esso si contrappone.
Vorrà dire in pari tempo coglierne l’originalità, la spe-
cificità, e ritrovare in tal modo, attraverso e oltre tale
aspetto negativo, se non negatore, ciò che ne costitui-
sce la sostanza positiva e gli conferisce il suo caratte-
re peculiare.
Mi adopererò in primo luogo di delineare l’immagi-
ne che si facevano del tempo l’ellenismo e il cristian-
esimo antico; poi di precisare, onde chiarire e giusti-
ficare il significato che mi sembra dover essere attri-
buito a questo termine, che cosa sia lo gnosticismo
per chi lo studia secondo i metodi attualmente in u-
so nella Storia delle religioni e nella fenomenologia
religiosa.
Per quanto lenti possano sembrare, simili preparati-
vi ci condurranno un poco alla volta nel vivo del no-
stro argomento. Ci consentiranno di affrontare per la
via migliore e di trattare nel modo più chiaro un pro-
blema che appare, non appena si tenti di delinearne i
contorni, ora sfuggente ora arduo.
L’ellenismo concepisce anzitutto il tempo come cicli o
circolare, perpetuamente su stesso, eternamente chiu-
so su di sé, per effetto dei movimenti astronomici che
ne dirigono e ne regolano necessariamente il corso.
Per il cristianesimo invece il tempo, legato alla Crea-
zione e all’azione continua di Dio, si svolge unilate-
ralmente, in un unico senso, a partire da un unico
punto di partenza e in direzione di una meta pure
unica: esso è orientato, e in esso si compie un pro-
gresso, dal passato verso il futuro (CON UNA FREC-
CIA BEN DEFINITA); è uno, organico e progressivo;
di conseguenza ha una realtà piena.
Ma ecco sopraggiungere lo gnosticismo.
Per bisogno di salvezza immediata, esso spezzerà la
schiavitù e la ripetizione del tempo ciclico dell’elleni-
smo, così come la continuità organica del tempo uni-
lineare del cristianesimo; farà andare in frantumi sia
l’uno che l’altro.
In termini ancor più brevi e immaginosi, la partita si
gioca fra tre opposte concezioni, in cui il tempo può
essere rispettivamente raffigurato nella prima da un
circolo, nella seconda da una linea retta, nella terza
da una linea spezzata.
(H. C. Puech)