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Libri, pensieri, dialoghi, rime e poesie….
Un sito:
Approfitto (come rarissimamente mi sono permesso…), per
presentare, con l’unico mezzo in mio potere, (la casta non
concede vita autonoma ad iniziative ‘diverse e utopistiche),
l’ultimo mio libro.
Un’idea diversa, forse qualcuno potrebbe pensare con acume
storico, ‘vino vecchio in otri nuove’ di sapere. Forse apparten-
go ad ugual utopia con il motivo di una graduale evoluzione
nel vasto mondo creato, …perché in esso fummo anche pagani.
Comporre un libro in rima, …non è cosa facile, riproporre cioè
la natura, il sapere, gioie e dolori, passioni, morte e resurrezio-
ni, di ogni granello di sabbia…, soffio di vento, fiocco di neve,
ghiaccio e fuoco…., e con loro i pensieri di ogni mondo morto
e poi…rinato,…. non è ‘impresa’ facile.
Ogni frammento, eretico e non, è parte del vasto mondo Crea-
to, nell’utopia che lo si possa ricomporre là dove a molti, forse
troppi…, è stato impossibile farlo.
Ho provato quindi ad interpretare quei pensieri, passioni, u-
miliazioni, mortificazioni, ….morte e resurrezioni, chiusi nel-
la ragione della vita; e nello stesso tempo comprendere i mo-
tivi di un radicale rifiuto in essa…, che a mio parere sono irri-
mediabilmente legati ad aspetti di natura antropologica, mai
esaminati prima.
Si sono letti tanti ‘tomi’ in riferimento all’uomo posto nella co-
stante riflessione di Dio, e le cose del creato, e altrattanti tomi
fra coloro che credono in questo Dio (o altro Dio…) e chi inve-
ce, si professa ateo.
Tanti libri Eretici e non, ortodossi e non….
Veri o falsi, ma tutti colmi di qualche verità nuova, forsanche
Dio o chi per lui non l’avesse mai detta, dall’alto della sua infi-
nita intelligenza, ha benedetto e protetto, dall’alto di ciò che
ancora non comprendiamo.
E dall’alto di questa intuizione ho esaminato un aspetto, a mio,
o suo avviso…, importante e trascurato, il contesto geografico,
sociale ed umano dove queste idee fiorivano, dove ogni singo-
lo embrione e le successive evoluzioni e mutazioni…, si sono
sviluppati in seno al concetto costante di vita.
Non mi dilungo ulteriormente con inutili sermoni, lascio all’u-
topia’ di questo libro ‘gnostico’ la possibilità di vivere assieme
ai tanti a cui, colpa l’intollerenza, l’arroganza, la superbia, e…
non per ultima l’ignoranza, non è stato concesso esprimere la
propria Creazione riflessa nella visione del mondo, e questo…
nell’Universo.
Concludo la breve presentazione con due ‘Frammenti’ di Tom-
maso, scusandomi altresì la breve parentesi che mi sono permes-
so fra i tanti Post a voi proposti di altrettanti innumerevoli autori
in questo blog e quello di Pietro…, a cui ho dato la possibiltà di
parola, ragione, decoro, ….e di cui mai sono stato ripagato.
Giuliano Lazzari per Pietro Autier
Vangelo di Tomaso:
(13) Gesù disse ai suoi discepoli:
‘Fatemi un paragone, ditemi a chi rassomiglio’.
Simon Pietro gli rispose:
‘Sei simile a un angelo giusto’.
Matteo gli rispose:
‘Maestro sei simile a un saggio filosofo’.
Tomaso gli rispose:
‘Maestro, la mia bocca è assolutamente incapace
di dire a chi sei simile’.
Gesù gli disse:
‘Io non sono il tuo maestro, giacché hai bevuto e
ti sei inebriato alla fonte gorgogliante che io ho
misurato’.
E lo prese in disparte e gli disse tre parole.
Allorché Tomaso ritornò dai suoi compagni, questi
gli domandarono:
‘Che cosa ti ha detto Gesù?’.
Tomaso rispose:
‘Se vi dicessi una delle parole che egli mi ha detto,
voi dareste mano alle pietre per lapidarmi, e dalle
pietre uscirebbe fuoco e vi brucerebbe’.
(18) I discepoli di Gesù dissero:
‘Manifestaci quale sarà la nostra fine’.
Gesù rispose:
‘Avete scoperto il principio voi che vi interessate della
fine? Infatti nel luogo ove è il principio, là sarà pure
la fine. Beato colui che sarà presente nel principio!
Costui conoscerà la fine e non gusterà la morte’.