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Una notizia:
Bob Kennedy jr e figlio arrestati davanti alla Casa Bianca
(Dalla prefazione)
Lo scopo del presente libro è quello d’indicare la natura e,
approssimativamente, l’estensione dei cambiamenti indot-
ti dall’azione dell’uomo nelle condizioni fisiche del globo
che abitiamo; mostrare i pericoli che può produrre l’impru-
denza, e la necessità di precauzione in tutte quelle opere
che, in grandi proprzioni, s’interpongono nelle disposizio-
ni spontanee del mondo organico od inorganico; suggerire
la possibilità e l’importanza del ristabilimento delle armo-
nie perturbate, e il miglioramento materiale di regioni ro-
vinate ed esaurite; e illustrare incidentalmente il principio
che l’uomo è, tanto nel genere quanto nel grado, una poten-
za di un ordine più elevato che non sia qualunque altra for-
ma di vita animata che al pari di lui si nutre alla mensa del-
la generosa natura.
Negli stadi più rozzi della vita, l’uomo dipende, per il cibo
e le vestimenta, da quello che gli presenta spontaneamente
la natura animale e vegetale, e per conseguenza il consumo
che fa di questi prodotti diminuisce l’abbondanza numeri-
ca delle specie di cui egli fa uso.
In periodi di più avanzato incivilimento, egli protegge e pro-
paga certi vegetali esculenti, certi uccelli e quadrupedi, e nel
tempo stesso fa guerra a quegli organismi che fanno preda o
impediscono l’accrescimento degli oggetti delle sue cure.
Quindi l’azione dell’uomo sul mondo organico tende ad inver-
tire l’equilibrio delle sue specie, e mentre diminuisce il nume-
ro di alcune, o anche talora le estermina interamente, molti-
plica altre forme di vita animale e vegetale.
Lo estendersi della pastorizia e dell’industria agricola porta
seco lo espandersi della sfera del dominio dell’uomo, inva-
dendo il terreno delle foreste che un tempo coprivano la mag-
gior parte della superficie della terra in altro modo adattata al-
la sua occupazione. L’abbattimento dei boschi è stato accompa-
gnato da conseguenze importanti nello scolo delle acque, nella
configurazione esterna della superficie del suolo, e anche, pro-
babilmente nelle condizioni locali del clima; e la importanza del-
la vita umana come forza trasformatrice è forse dimostrata con
maggiore evidenza nell’azione che l’uomo ha esercitato sulla
geografia della superficie, che non in qualunque altro effetto dei
suoi sforzi materiali.
Le terre acquistate sulle foreste devono essere prosciugate e
irrigate; le sponde dei fiumi e le coste marittime debbono,
mercè arginature e moli artificiali, essere fatte sicure contro
l’inondazione sia dei fiumi come del mare: ed i bisogni del
commercio rendono necessario migliorare i canali naturali di
navigazione e costruirne altri artificiali.
Quindi l’uomo è obbligato ad estendere sopra le nobili acque
il dominio già innanzi fondato sulla solida terra.
Il sollevamento del letto dei mari ed i movimenti dell’acqua e
del vento mettono allo scoperto grandi depositi di sabbia, che
occupano uno spazio richiesto dai bisogni dell’uomo, e spesso,
per il trasporto delle loro particelle, devastano i campi dell’in-
dustria umana con invasioni non meno disastrose delle incur-
sioni dell’oceano.
(George P. Marsh, L’uomo e la natura)