Prosegue in:
Primo Dialogo con la Creazione (2)
Primo Dialogo con la Creazione (3)
Primo Dialogo con la Creazione (4)
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Primo Dialogo con la Creazione (1)
Primo Dialogo con la Creazione (2)
Da:
Una spirale dentro la rosa
e un’altra dentro la conchiglia,
per spiegare dopo l’insana sentenza
che la rotta è simmetrica
in questa nostra scienza.
O.., oscura e segreta dottrina,
…. oppure profezia,
chiamala come vuoi mio caro Uditore!
Saggio disegno che non è solo
componimento,
una rosa che incide il nostro pensiero,
Primo ad un Secondo
…dell’intera creazione.
Ma retta equazione che muore,
e nasce alla passione
di un nuovo colore. (1)
Ancora più bello
or che lo ammiri riflesso
in quello strano Universo.
Dove se presti la dovuta attenzione,
lo vedi non lontano dal bosco
in un mare colmo di stelle,
ora che più di pria
di profumo risplende.
E di oro accende ogni rima
di questa eterna poesia.
Colta nel lungo gambo di una cometa,
e di una stella non detta
all’intera materia.
Racchiusa e nascosta dal petalo,
perché non ne svela la
memoria segreta. (2)
Osservi calco e forma di uguale
natura,
che si specchia non vista
mentre un altra creatura,
guarda uguale Divina visione,
ma la forma non vede
in un mare di stelle.
In quello stesso mare
dove l’abbraccio,
per taluni è amore,
per altri solo nera materia,
che recita quando uccide
una strana preghiera. (3)
All’inizio fu un Giano bifronte,
racconta lo strano frammento
di un mondo distante.
Inganna la vista sua sola
compagna,
faro che annuncia mirabile
visione,
al porto della comprensione
della sua dimensione.
Lontano tempo che viaggia
nel mare che avanza,
frammento perfetto
di un pensiero non letto,
nel vasto Universo osservato,
ma non del tutto svelato. (4)
(Giuliano Lazzari, Frammenti in Rima)